I cani in Iran sono percepiti come creature impure secondo l’islam infatti queste creature tenute come animali domestici sono il simbolo dello stile di vita occidentale.
Molte autorità islamiche iraniane considerano il possesso dei cani come animale domestico come una rappresentazione del modo di vivere occidentale.
Ed è per questo che ora stupisce il fatto che queste creature considerate impure si stiano addestrando per individuare il Covid-19.
Sin dai primi anni del 2000 i funzionari di polizia hanno iniziato a reprimere periodicamente il possesso di un cane come animale d’affezione.
Una pubblicazione riportava anche che i media statali Iraniani avevano iniziato a tenere conferenze sui cittadini sulle malattie diffuse dai cani nello stesso periodo. I cani nel corso degli anni sono stati confiscati e maltrattati mentre i legislatori si sono schierati con i mullah (uomo di religione musulmana particolarmente esperto sulla teologia dell’Islam e la shariʿa) confermando che i cani sono creature impure.
Sembra addirittura che dal 2010 sia stato vietato ai media di pubblicizzare prodotti per gli animali, e nel 2014 il The Guardian riportò che i legislatori avevano addirittura proposto punizioni per chi possedeva un cane. Nel corso degli anni è stato addirittura vietato passeggiare con il proprio animale domestico.
Ora però la situazione sembra essere cambiata ma non perché i cani non sono più considerati impuri, ma perché potrebbero essere utili. Secondo uno studio effettuato i cani potrebbero essere infatti in grado di fiutare il covid- 19. Un ente di beneficenza Britannico lo crede, e ha iniziato ad addestrare i cani a fiutare il coronavirus dopo alcuni successi con atri tipi di malattie.
L’istituto Medical Detection Dogs dal 2008 ha dato il via a un progetto dove si dichiarare che il senso dell’olfatto dei cani può essere utilizzato per individuare le malattie dell’essere umano. Lo scorso mese in Inghilterra i cani hanno iniziato l’addestramento annusando i campioni di virus. L’approccio si basa sulla convinzione che ogni malattia scateni un odore distinto, e che i cani siano in grado di distinguere ogni odore.
In passato, l’organizzazione benefica ha lavorato con i suoi cani per rilevare tumori, morbo di Parkinson e infezioni batteriche utilizzando campioni prelevati da pazienti facendoli annusare durante l’addestramento ai cani e ottenendo ottimi risultati.
Secondo la fondatrice del progetto i cani molto presto saranno infatti in grado di distinguere gli odori e controllare moltissime persone, ed ecco perché anche in Iran dove fino a poco tempo fa i cani erano considerati creature impure non degne di condividere la casa con gli umani, ora sono stati raggruppati e hanno iniziato l’addestramento.
Il programma di addestramento secondo l’ agenzia di stampa semi-ufficiale Mehr è seguito dai militari, attualmente l’Iran sembra essere il paese più colpito dal covid-19 in Medio Oriente.
Sarebbero circa 86000 le persone contagiate e i morti a causa del coronavirus sarebbero almeno 5000 anche se le cifre potrebbero essere molto più elevate.
Hamidreza Shiri, portavoce del progetto, ha dichiarato : “Dato che i cani sono in grado di rilevare odori 20.000 volte meglio degli umani, sono già stati addestrati a rilevare alcune malattie, inclusa la malaria”.
Il progetto è in corso da due settimane: “Nella prima fase della ricerca, abbiamo dimostrato che i cani non sono stati infettati dal coronavirus; sono ormai due settimane che i cani lavorano direttamente con il virus, ma test multipli in diverse fasi mostrano che nessuno di loro né i formatori hanno contratto il virus “, ha spiegato Shiri.
“Dato che non sapevamo quale razza avesse una migliore capacità di rilevazione, abbiamo usato diverse razze tra cui Labrador, Golden Retriever, Pastore tedesco e Border Collie” Quindi nonostante i cani siano in grado di svolgere questi compiti secondo la cultura islamica non si meritano comunque il rispetto che invece i gatti hanno da sempre.
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