L’OIPA promuove un nuovo progetto, il quale obiettivo è garantire cure primarie e cibo ai randagi presi in custodia dall’associazione.
Il problema del randagismo è una piaga che non accenna a guarire, sono migliaia gli animali salvati dalla strada da associazioni che non ricevono i giusti sostentamenti dallo stato, e che spesso provvedono alle spese in prima persona, penalizzando i volontari che alla lunga risentono inevitabilmente dell’impegno economico assuntosi aiutando questi animali. L’iniziativa è a favore dei randagi, promuovendo un programma che garantirebbe loro delle cure veterinarie di base e sicure e regolari razioni di cibo.
Questi randagi vengono trascurati oltre che essere a monte abbandonati alla strada, senza alcun diritto, cosa che invece bisognerebbe garantirgli. Sostenere concretamente i volontari nel loro lavoro sarebbe un enorme passo avanti verso il benessere di questi animali, dei quali spesso, le cure mediche sono direttamente a carico di chi decide di non abbandonare il cucciolo. I randagi sono tanti, secondo i rapporti pubblicati direttamente dall’associazione quest’anno ne sono stati soccorsi 3.672, un numero esorbitante consideratone i costi, che purtroppo spesso vengono coperti, soltanto in parte, con considerevoli ritardi da parte delle istituzioni.
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“Facendo rete interno a loro possiamo garantirne i bisogni primari”, scrive l’OIPA, come incoraggiamento verso la promozione di un progetto che guarda a chi vuole dare un futuro migliore a questi animali, un benessere e un amore che non hanno mai ricevuto ma che meritano. “La fame, la sete, l’impellenza di lenire un dolore fisico, sono bisogni primari da soddisfare” continua l’associazione, purtroppo però citando necessità che per un numero ancora troppo esiguo di randagi vengono soddisfatte.
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Il primo passo è quello di provvedere che i cuccioli presi in custodia possano ricevere sverminazione, vaccino e anti parassitari, nel caso non vengano garantiti dalle ASL veterinarie. (Beatrice Croce)
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