Estate, tempo di bagni in mare ma attenti al rischio meduse: ne sanno qualcosa i turisti presenti nel tratto di litorale all’estremo ponente di Pietra Ligure, da Santa Corona verso Loano, che nei giorni scorsi hanno dovuto affrontare una vera e propria invasione. “Da diversi anni non si assisteva a un fenomeno così anomalo, per proporzioni, per intensità ma soprattutto per la rapidità con cui è iniziato e allo stesso tempo è già cessato”, è la testimonianza dei bagnini.
Prosegue il loro racconto: “Se ne contavano a centinaia. La gente ha dovuto lasciare l’acqua e numerosi bagnanti lamentavano dolori e bruciature. Infatti si trattava di animali di piccole dimensioni ma dal deciso potere urticante”. Le maggiori paure nella mattinata, poi nel primo pomeriggio “il fenomeno ha iniziato a rientrare”.
“La cosa che rende l’episodio incredibile è che tutto è successo da un minuto all’altro” – raccontano ancora i bagnini – “Probabilmente sono state trasportate da una forte corrente e adesso un’altra corrente le sta riportando via. La maggior parte di queste meduse rimaneva sulla battigia, fortunatamente non troppe sono rimaste spiaggiate a riva, per cui non dovrebbe verificarsi in modo eccessivo quel problema di cattivi odori tipico delle meduse arenate”.
Nei giorni scorsi, vi abbiamo parlato dei rimedi efficaci contro le famose ustioni da medusa, in base a due nuovi studi condotti sull’argomento. In particolare, i ricercatori della University of Hawaii hanno pubblicato uno studio sulla rivista Toxins che sfata alcuni miti in proposito e propone alcuni rimedi per il dolore e il bruciore, in particolare quello sull’utilizzo di urina, che ha la stessa funzione dell’acqua, anzi a volte varia in base alla dieta che facciamo per cui potrebbe anche scatenare ustioni più gravi.
Occorre peraltro specificare che le meduse amano solo alcuni tipi di habitat marini, ragion per cui in mo,ti mari sono inesistenti. Questi i fattori di crescita: il primo è la salinità e la temperatura dell’acqua, le meduse amano l’acqua di media temperatura per cui nelle baie con poco ricircolo d’acqua sarà facile trovarle, in secundis la pesca elevata di tonni e pesci spada i quali sono ghiotti di meduse dimezzavano di parecchio il numero.
Ma le uniche insidie non vengono dalle meduse: si pensi ad esempio che in belle isole come la Sicilia, ma un po’ ovunque dove vi sono delle scogliere spettacolari, c’è il rischio altissimo di imbattersi negli aculei appuntiti dei ricci di mare, che casualmente tocchiamo con una parte del corpo, mani e piedi soprattutto. L’attenzione inoltre deve essere rivolta a tracine e murene, anche queste insidie comuni dei nostri mari.
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