Mancano poche firme alla petizione indirizzata al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promossa da SOS Gaia, associazione animalista e antispecista. L’iniziativa è mirata ad introdurre nel sistema scolastico e didattico l’insegnamento al rispetto per gli animali.
L’associazione evidenzia quanto sia importante insegnare l’amore vero le altre forme di vita presenti sul pianeta ricordando l’Articolo 13 del Trattato di Lisbona per cui L’Ue riconosce gli animali come “esseri senzienti”.
Ciò significa che gli animali sono di avere autocoscienza e consapevolezza di sé. Elemento con il quale far valere i loro diritti. Questo vuol dire che devono essere rispettati e non maltrattati. Al pari dell’uomo provano emozioni, dolore, affetti e sentimenti.
Eppure, c’è chi continua a trattarli come oggetti e gli orrori della cronaca raccontano le atrocità di cui sono vittime. Dai maltrattamenti negli allevamenti intensivi, agli abbandoni, agli esemplari massacrati di botte fino a quelli fatti morire di fame o di sete. Fatti all’ordine del giorno, come in ultimo il caso del cavallo collassato durante una processione, preso a calci per essere rialzato in Sardegna, davanti agli occhi dei bambini.
Uno scenario raccapricciante che svela quanto la società sia ancora lontana dalla civiltà. L’educazione al rispetto per gli animali si rivela fondamentale per una crescita sana di un individuo. I bambini dovrebbe crescere scoprendo l’interazione con gli animali, il loro linguaggio che non è fatto di parole. Gesti, sguardi, movimenti: tutti i sensi concorrono in un dialogo che supera i confini di uno punto di vista specista e antropocentrico. Arrivare ad essere coscienti del fatto che gli animali sono esseri viventi che soffrono sia fisicamente che psicologicamente comporta un cambiamento radicale nelle persone.
La psicologa Annamaria Manzoni ha spiegato cosa significa per i bambini provocare del male agli animali. Bambini che diventeranno degli adulti inconsapevoli ed insensibili alla loro sofferenza, privi di facoltà empatiche che sono in realtà alla base delle relazioni sociali. Non a caso, diversi studi hanno dimostrato come persone violenti, killer seriali, nell’infanzia hanno abusato degli animali.
Da diversi anni, singole associazioni, un po’ sparse sul territorio italiano, hanno promosso delle iniziative nelle scuole per educare al rispetto per gli animali. Tuttavia si rivela necessario estendere questo percorso didattico per allontanare l’insensibilità e la mentalità per cui l’uomo è superiore agli animali.
“Riteniamo fondamentale che nelle scuole si educhi al rispetto per l’altra vita intelligente, introducendo il tema del rispetto degli animali. Educare i bambini al rispetto della vita animale nelle scuole può contribuire a creare una società armonica e non violenta a vantaggio di tutte le specie, umane e non umane”, sottolinea Sos Gaia, invitando le istituzioni a “introdurre il rispetto degli animali e l’antispecismo nei programmi di insegnamento”.
Alla luce di questa iniziativa, forse è l’ora di porre delle domande su che tipo di società vogliamo far crescere i nostri figli. Iniziando a guardare la vita con un’altra prospettiva, forse, scopriremmo la sua magia.
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C.D
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