Intervista a Elena Ballerini, conduttrice della fortunata trasmissione di Rai 2 ‘4 zampe in famiglia’: i suoi progetti e il suo amore per gli animali.
Abbiamo fatto due chiacchiere con Elena Ballerini, conduttrice della trasmissione ‘4 zampe in famiglia’ di Rai 2. Due chiacchiere per conoscere meglio la talentuosa conduttrice, i suoi progetti futuri e il suo infinito amore per gli animali. Ha un debole per i cani di razza Leonberger: ne ha ben tre! Questo e tanto altro ancora nell’intervista che ha rilasciato per noi.
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Francesca: Ciao a tutti, io sono Francesca Ciardiello.
Benedicta: Ciao, io mi chiamo Benedicta Felice.
Francesca: Siamo giornaliste di ‘Amore a quattro zampe’, una testata giornalistica online che offre notizie, spunti, curiosità, consigli e tanto altro ancora sul mondo degli animali. Oggi siamo in compagnia di Elena Ballerini, conduttrice della trasmissione di Rai 2, ‘4 zampe in famiglia’, che ha concluso da poco la sua fortunata stagione di 8 puntate.
Elena: Buongiorno a tutti e a voi.
Francesca: Elena, La tua avventura televisiva si è conclusa da poco: come descriveresti la tua esperienza di lavorare con compagni di lavoro come gli animali domestici?
Elena: Era il mio sogno da sempre riuscire a fare un programma sugli animali, e per questo lo definisco un’esperienza travolgente. Perché è bellissimo lavorare con gli animali, perché sono imprevedibili cioè gli esseri umani quando vanno in televisione si preparano, hanno la propria scaletta invece l’animale esattamente spontaneo. Quindi io che apprezzo molto l’autenticità e la spontaneità, mi sono trovata benissimo in questa esperienza. Infatti noi torneremo in replica da settembre, da metà settembre fino a novembre saremo in replica e poi andremo a ripartire.
Benedicta: Elena, il programma unisce consigli di veterinari ed esperienze dei padroni, alcune di queste storie le ho trovate anche molto divertenti a mio parere: quale storia ti è piaciuta di più?
Elena: Guarda, tutte le storie erano molto carine e mi è piaciuta anche quella perfetto del maialino che riesce a vivere in casa. Poi mi hanno colpito molto però anche le storie, diciamo a livello sociale: per esempio quella del ragazzo disabile che ha trovato la forza grazie al proprio cane, quella del cane che fa Pet-Therapy al Bambin Gesù: la storia di una Golden retriever bravissima che riesce a portare un beneficio enorme a questi ragazzi ricoverati. Sono rimasta stupita da quello che veramente può essere l’apporto di un animale in un contesto come quello in ospedale.
Francesca: Abbiamo fatto un po’ di indagini su di te. Attrice, conduttrice, musicista ma soprattutto appassionata di animali: come nasce questa tua passione per gli animali?
Elena: Allora io ho sempre avuto cani, cioè quando sono nata in casa mia c’era un Pastore tedesco. Poi piano piano, avendo 2-3 anni ho rischiato riempire la casa di cani a mia mamma. Cioè qualsiasi cane vedessi per strada, magari abbandonato, al canile, “Lo voglio, ti prego”. E mia mamma: “Me lo prendo io”, però siamo arrivati ad averne un po’ troppi. Quando avevo 16 anni ho avuto il mio primo cane di razza Leonberger, che è una razza che io adoro e che ho tutt’oggi, Ne ho avuti 5 e quindi io ho sempre voluto comunque avere animali in casa, anche gattini. Stiamo cercando anche un gattino adesso: questa casa è quasi una fattoria. Quando ero piccola volevo anche fare la biologa marina, perché ero molto appassionata di cetacei, delfini, balene. Avevo fatto anche un concorso presso l’Università di scienze naturali a 10 anni e mi avevano premiata facendomi fare un viaggio insieme agli studenti universitari, perché appunto alzavo sempre la mano, mi hanno fatto seguire il corso anche se ovviamente ero fuori età. Troppo precoce ma mi avevano preso tutti quanti come mascotte di questo stage. Poi volevo fare un viaggio per vedere i delfini e volevo tutti i costi fare la biologa marina, poi lo spettacolo mi ha un po’ portato verso un’altra direzione. Ma il mio amore per gli animali resta, in particolare appunto per i cani: li amo particolarmente. E i cetacei. Non mi piacciono i topi, quelli no. Li amo tutti gli animali ma quelli mi danno veramente fastidio.
Francesca: E poi è anche più semplice accogliere in caso dei cani piuttosto che dei cetacei…
Elena: Però per il mio viaggio di nozze sono voluta andare in Messico, a fare l’experience con i delfini. Quello era il mio sogno. Infatti dicevo a tutti quanti: ‘Mi raccomando, se volete farmi un regalo, un viaggio, io voglio andare in Messico. E tutti i giorni andavo a fare l’experience con i delfini, mio marito non ne poteva più. E io? Ti prego, torniamo dai delfini’.
Benedicta: Tra le storie che avete raccontato mi è piaciuta molto la storia del maialino Tiffany per la sua amicizia con quello che è diventato il suo padrone. Secondo te qual è il messaggio che è arrivato agli spettatori a casa?
Elena: Ma allora innanzitutto che non bisogna per forza avere gli animali convenzionali, cioè cane e gatto sono i più diffusi. Però si possono creare delle simbiosi, delle empatie anche con animali diversi. Ora non voglio spronare la gente a prendere animali esotici perché è proibito. Però comunque è giusto, secondo me, se un maialino una capretta, perché anche le caprette sono molto dolci, immagino che gli agnellini crescendo siano un po’ diversi, che possano essere il nostro migliore amico. Perché fermarsi al preconcetto che no, perché non è un cane o un gatto. E’ giusto adottare animali, farli vivere bene; anzi credo che sia poi molto difficile mangiare prosciutto, dopo che si ha un’esperienza del genere. Perché comunque sono animali intelligentissimi, che possono dare tantissimo.
Francesca: Lavorare insieme ad un esperto del settore ha sicuramente arricchito il ‘bagaglio culturale’ di chi, come te, ama gli animali: secondo te, quanto è importante essere preparati a fronteggiare le emergenze per chi ha un animale in casa?
Elena: Moltissima. Infatti lo dice anche mio collega, Federico Coccìa, che mi hai insegnato tutto. Lui si vanta molto di questa cosa: “Lei già conosceva gli animali ma io le ho spiegato ancora meglio”. Ed è vero tra l’altro questa cosa, perché io conosco magari i cani, li conosco da un punto di vista comportamentale, morfologico però comunque non avevo una cognizione, in effetti, di quello che vuole essere un primo intervento in una situazione di emergenza. Lui ha spiegato con parole molto semplici, che poteva capire qualunque proprietario, il modo di fare quando si rompe la coda, come comportarsi se entra un forasacco, come pulire gli occhi ai cani. E sono cose che io mi sono trovata con i miei cani ad applicare. Ad esempio per pulire le zampe io usavo un altro sistema: mi ha fatto vedere, soprattutto adesso nel periodo del Covid, come si può fare meglio. Quindi è stata una cosa veramente, secondo me, utile anche per i telespettatori. Lo dico da telespettatrice: se lo è stata per me lo sarà stato anche per gli altri.
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Benedicta: In relazione proprio a questo, in tutte le puntate hai fatto da assistente al Dottor Coccia, e al riguardo volevo chiederti: Ti sentivi più a tuo agio nei panni di assistente veterinaria oppure di conduttrice?
Elena: Ma guarda, io anche quando facevo l’assistente al Dottor Coccia, mi sentivo sempre nel mio habitat naturale. Questo programma l’ho vissuto talmente bene… poi era bellissima anche la location in cui abbiamo girato, una scenografia naturale stupenda che io sono sempre stata Elena, sia quando facevo la conduttrice che quando lo aiutavo come assistente. Cercavo di fare a lui le domande che mi venivano. Non avevamo un copione. Ce l’aveva consigliato uno degli autori del programma che è Stefania Bove che di certo non è nuova al programma per gli animali e mi ha detto: “Non guardare il copione, fai le domande che faresti tu perché anche la gente richiederebbe quello.” Quindi, siamo andati veramente molto “a braccio”. E’ senz’altro un binomio vincente il fatto che lui avesse una preparazione e io una voglia di sapere.
Francesca: Quindi tutto molto spontaneo.
Elena: Esatto.
Francesca: Ogni puntata si è conclusa con un saluto speciale da parte dei personaggi dello spettacolo che hanno inviato le loro esperienze in video da casa durante il lockdown. Ecco tu Elena, come ha vissuto la tua quarantena con Tiffany, Melanie ed Ethan?
Elena: Guarda, sono stata fortunata ad aver fatto la quarantena in un posto diverso da quello che è la mia residenza. Mi sono attenuta alle regole di non muoversi, avevo una seconda casa in Liguria e mi sono fermata lì. Però ho avuto la fortuna di avere con me Tiffany in quel momento, perché altrimenti il mo bimbo non avrebbe veramente potuto giocare con nessuno. Già abbiamo tolto ai bambini la possibilità di giocare fra di loro e per tanti mesi gli animali, secondo me, sono stati utilissimi a svolgere questo ruolo di amici. Adesso, di nuovo, possiamo giocare insieme però lui veramente ha bisogno di una compagnia, di un contatto, e con la mamma per quanto possa giocare non c’è quel rapporto quasi paritario che si crea tra cane-bimbo, tra bimbo e bimbo. E quindi per lui è stato importantissimo avere Tiffany. Gli faceva un pò di dispetti (ride). In realtà no, lui è molto delicato perché gli ho insegnato il rispetto per gli animali. Però chiaramente è sempre un bimbo ma lei (Tiffany) ha tanta pazienza. Hanno trovato il loro equilibrio. Poi siamo tornati qua, dove siamo adesso appunto, a Loano che è la mia casa, la mia residenza e allora c’erano anche Ethan e Melanie. Era felice come una Pasqua dicendo “ci son tutti e tre, di nuovo”, ancora qualcuno in più con cui giocare.
Francesca: Non ti vedevano da tanto poi..
Elena: Eh si, in effetti sono tanto mancata a loro, credo, e anche loro a me, tantissimo.
Benedicta: Elena, il programma ha dato grande spazio al tema delle adozioni. Quanto si sa sull’argomento e quanto è importante che la gente sia informata su questo tema?
Elena: Abbiamo fatto bene a sensibilizzarla. Comunque io stessa se vedo un cagnolino che ha bisogno di essere adottato, sono molto più propensa a farlo. Gli animali hanno bisogno d’aiuto, ci sono molti cani nei canili. Vedere con i propri occhi quello che succede e sentirlo anche, vedere la loro sofferenza. Perché ogni cane ha bisogno di avere una casa, esattamente come tutti noi. E’ una cosa che ha prodotto grande interesse nella gente. Molti di quei cani che abbiamo raccontato nel nostro programma sono stati adottati e per noi questa era la missione primaria del programma: riuscire a trovare una casa ai cani che hanno veramente bisogno. Io stessa adesso, che sto cercando un gattino, lo sto cercando nel gattile. Non cercherò un gatto di razza, mi sono sensibilizzata anch’io da questo punto di vista.
Francesca: Un’ultima domanda alla quale in realtà hai già risposto: Dopo ‘4 zampe in famiglia’, quali sono i tuoi progetti futuri e soprattutto coinvolgeranno sempre gli animali?
Elena: Io spero che continueremo appunto a fare “4 zampe in famiglia”. E’ un’ipotesi sul tavolo già abbastanza avviata quindi voglio essere positiva in questo senso. Però ti voglio anche dire che questo progetto ci ha messo molto tempo per venire alla luce. Ci è voluto un anno. Ora sono sei mesi che sono al lavoro anche su un altro progetto, che riguarda un altro argomento, quindi voglio essere positiva anche su questo. Per fare ‘4 zampe in famiglia’ ci ho messo un anno, nell’altro caso sono sei mesi che ci lavoro. Spero che tra sei mesi, verrà alla luce anche quello. Le tempistiche sono lunghe evidentemente!
Francesca: Forse con il Covid si è rallentato tutto.
Elena: Esatto, viaggiavamo ad alta quota a Febbraio poi è successo tutto quello che è successo. Io sono molto fatalista in queste cose: se una cosa deve avvenire, avviene. Voglio dirlo magari anche a tanti ragazzi-ragazze che si sconfortano, che si deprimono quando le cose non vanno. Prima o poi le cose riescono ad andare. Riesci anche a capire, come fosse un percorso, che a volte c’è bisogno di non fare una cosa per poterne fare un’altra più bella. Quindi bisogna continuare a non mollare mai e, se si crede in un progetto, buttarsi a capofitto, anche se ti dicono ‘No, in questo momento non possiamo, non mi interessa’ bisogna trovare la persona a cui interessa. Non mollate mai, questo lo voglio dire. Dopo la maternità, perché io ho avuto un bimbo, quindi ho fatto una scelta di assentarmi temporaneamente dal video, sembrava che fosse impossibile in certi momenti, rientrare. Invece poi, non è stato così. Quindi, io mi sono sempre detta: “Me ne sono andata per una ragione e adesso non posso essere ‘mazziata’ per questa ragione”, perché era un motivo bello e quindi arriverà sicuramente l’occasione per me … ed è arrivata. Questo programma ha riscattato la sofferenza che ho provato in quei mesi. Comunque, dopo due mesi che era nato, sono tornata in televisione ma non era un programma tutto mio, che è sempre stato il mio sogno. Dopo la maternità sono riuscita ad averlo, quindi sono felicissima, positiva e ottimista.
Francesca: Complimenti Elena e in bocca a lupo per i tuoi progetti.
Elena: Complimenti a voi. E’ stato veramente un piacere. Sono veramente onorata che mi abbiate contattato perché a me piace fare cose di questo tipo, cose fresche, naturali, carine, spontanee e voi siete veramente fantastiche! Vi seguo sempre, date sempre un sacco di consigli. Proprio qualche giorno fa, leggevo un vostro articolo sulla paura dei topi che si chiama ‘musofobia’ e cercando musofobia mi è uscito subito il sito di ‘Amore a quattro zampe’. Date consigli veramente utilissimi su tutto e io, che ho paura dei topi, cosa stavo cercando? Appunto, quello. Veramente complimenti!
Francesca e Benedicta: Grazie mille Elena!
Elena: Ciao, alla prossima, spero. Alla prossima edizione.
Qui di seguito il link YouTube dell’intervista completa ad Elena Ballerini:
Francesca Ciardiello e Benedicta Felice
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