Incredibile intervento chirurgico su un gatto cardiopatico: è la prima volta

Incredibile intervento chirurgico su un gatto cardiopatico: è la prima volta

La storia del gatto cardiopatico di 13 anni Romeo: un intervento chirurgico gli ha salvato la vita e adesso è uno dei primi felini ad avere un pacemaker.

Gatto Romeo pacemaker intervento
La storia del gatto cardiopatico di 13 anni Romeo: un intervento chirurgico gli ha salvato la vita e adesso è il primo felino ad avere un pacemaker (Screenshot video Facebook – Universidad CES -amoreaquattrozampe.it)

La medicina veterinaria compie ogni giorno notevoli passi avanti. Gli animali domestici, ormai, vengono sottoposti allo stesso tipo di operazioni e interventi ai quali vengono sottoposti gli esseri umani. Un’ulteriore dimostrazione deriva dalla storia del gatto Romeo, che è il primo felino ad essere dotato di un pacemaker. Meraviglioso esemplare di razza Maine Coon (tra gli animali domestici più grandi al mondo), Romeo era affetto da una gravissima disfunzione al cuore che non gli permetteva più di condurre una vita serena. Continui e improvvisi svenimenti e il serio rischio di un attacco cardiaco avevano reso le sue giornate piuttosto difficili. I suoi umani non potevano sopportare di vedere il loro adorato gattino soffrire in quel modo e così hanno cercato una soluzione.

Il felino con il pacemaker: l’intervento chirurgico per salvare la vita di Romeo

Intervento chirurgico pacemaker Romeo
La storia del gatto cardiopatico di 13 anni Romeo: un intervento chirurgico gli ha salvato la vita e adesso è il primo felino ad avere un pacemaker (Screenshot video Facebook – Universidad CES -amoreaquattrozampe.it)

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Romeo era stato adottato quando aveva solo tre mesi. La sua umana, Clara Placido, ha ricordato che il micio era sempre stato molto attivo fino a quando nell’ottobre del 2019, all’età di dieci anni, Romeo ha iniziato a svenire in modo improvviso. Due mesi dopo la comparsa dei primi sintomi, le sue condizioni di salute sono peggiorate e gli attacchi sono diventati molto più frequenti. I veterinari, che avevano preso in cura Romeo, dissero ai suoi proprietari che non c’era più nulla da fare per salvarlo.

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La sua famiglia non si è data però per vinta. Dopo essersi informati, Clara e suo marito hanno chiesto aiuto a un oncologo loro amico e a un chirurgo appassionato di animali. Secondo i veterinari l’unica soluzione possibile per non sopprimere Romeo era tentare di impiantargli un pacemaker, intervento che sarebbe stato però difficile e non avrebbe dato alcuna garanzia di successo. In Colombia, dove la famiglia risiedeva, non c’era alcuna possibilità di eseguire un intervento di tal genere; negli Stati Uniti, in Brasile e in Messico l’intervento si sarebbe anche potuto eseguire ma a un costo talmente alto da risultare impossibile.

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Come racconta Clara, alla fine dopo un paio di mesi di ricerche è stato trovato un pacemaker che proveniva da un essere umano. Gli specialisti hanno studiato la procedura più sicura da eseguire e il 24 gennaio del 2020 è avvenuto l’intervento chirurgico. L’operazione è stata piuttosto complicata e molto lunga. Dopo quasi quattro ore di intervento, Romeo possedeva il suo pacemaker. Oggi, a tre anni dall’operazione, questo gatto di 13 anni conduce una vita tranquilla e rilassata. Da poco il micetto è stato sottoposto a un altro intervento chirurgico per una lesione cutanea, un carcinoma a cellule squamose, malattia simile a quella che colpisce le persone anziane. Come riconosce Clara, Romeo ha una grande capacità di recupero e si è già ripreso completamente: con i suoi «13 anni è un adulto, calmo, dorme solo un po’ di più rispetto a prima. Ci sveglia per farsi dare il suo biscotto, ama bere dal lavandino. Mangia, dorme, gioca con i suoi fratelli». Romeo è stato quindi solo il primo di una lunga serie di altri pazienti a quattro zampe che verranno operati allo stesso modo degli esseri umani. Proprio a breve il centro veterinario e zootecnico colombiano effettuerà altri due interventi per impianti di pacemaker, questa volta in due cani. Le conoscenze mediche faranno sempre più passi avanti e garantiranno agli animali domestici condizioni di vita migliori. (di Elisabetta Guglielmi)

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