Insetti in calo, la Germania si fa carico dell’emergenza, provvedendo ai rimedi da adottare. Danni estesi all’ecosistema e alla salute dell’uomo
No, ai soffiatori di foglie. Un tema delicato e molto sviluppato in Occidente, sta suscitando un aspro dibattito in Germania, dove il governo tedesco si è occupato di analizzare un problema che non desta poca preoccupazione. L’oggetto del dibattito concerne i soffiatori e gli aspiratori di foglie i quali con la loro attività, producono danni all’ambiente e all’uomo. Vediamo, nello specifico di cosa si tratta.
Il Ministero dell’ambiente tedesco sottolinea la pericolosità alla quale sono sottoposti gli insetti, già in declino, alla quale si unisce anche quella per gli uomini. “Il terreno è composto da piccoli animali come ragni, insetti, piccoli mammiferi i quali, privati del fogliame, corrono il rischio di perdere il loro habitat e la loro base alimentare, estendendo i danni anche agli uccelli in cerca di nutrimento e ai piccoli animali presenti nello strato delle foglie. Tali dispositivi, non devono essere utilizzati dai privati e l’utilizzo pubblico è permesso solo quando il loro impiego diventa indispensabile“, afferma con chiarezza il governo federale tedesco.
All’appello citato, si unisce anche quello del Bund für Umwelt und Naturschutz (BUND) che rivolge la richiesta specifica alle amministrazioni pubbliche della cessazione immediata del servizio. Al riguardo, la responsabile protezione specie del BUND, Silvia Bender rileva: “I soffiatori e aspiratori per foglie non costituiscono un problema soltanto per l’inquinamento acustico e aereo, mediante il rumore prodotto e i motori a scoppio impiegati ma comportano un ingente danno anche al suolo. Infatti, vengono coinvolti nell’aspirazione anche i semi delle piante che vengono distrutti. Pertanto, viene chiesto ai Comuni di rinunciare ai soffiatori a favore dell’attività di rastrellamento.”
Inoltre, la deputata dei Grünen, enfatizza ancora di più la triste situazione della tematica in questione, rivelando i risultati prodotti dallo studio “Arthropod decline in grasslands and forests is associated with landscape-level drivers” pubblicato sulla rivista Nature dai ricercatori guidati dalla Technische Universität München: “I risultati della ricerca ci avvertono dell’estinzione che si riversa sulle specie. Il governo federale deve adottare un piano opposto a quello presente finora, per quanto concerne la protezione della specie, in quanto è sprovvisto di azioni mirate sui pesticidi e per il glisosfato. Il governo non si fa carico delle azioni della politica agricola europea, fondamentale nella protezione della biodiversità. L’estinzione delle specie degli uccelli e degli insetti va fermata anche togliendo i sussidi rivolti alla distruzione della natura in agricoltura.
Il piano adottato in Germania, prevede l’estensione anche all’Italia, molto dispensivo in termini economici di 100 milioni di euro da impiegare per il rafforzamento delle normative ambientali insieme alla limitazione dell’uso dei pesticidi e del glisosfato, sostanza che sarà completamente vietata in Germania entro il 2023. I danni prodotti all’ambiente e alla etnomofauna rivelano una drastica diminuzione della quantità di insetti, che secondo i recenti studi ha evidenziato una progressiva scomparsa, in soli 30 anni del 75 %.
Tuttavia, ad avere effetti negativi sono stati anche i singoli insetti come le api, che nel corso degli anni hanno subito un enorme calo.
La riduzione della quantità presenti sulla Terra, rappresenta un problema da non sottovalutare perché tali animali hanno il compito di garantire servizi ecosistemici fondamentali per le altre specie, inclusi gli esseri umani.
Una presenza, dunque, piccola nelle dimensione ma di grande valore per la vita dell’intero ecosistema terrestre.
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B.F.
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