E’ ormai in aumento il numero di animali nelle famiglie italiane. In un periodo di crisi economica e lavorativa, i Comuni e le Regioni hanno cercato di venire incontro alle famiglie con sgravi fiscali soprattutto mirati agli animali adottati, in modo da contenere il fenomeno del randagismo.
Tuttavia, non ci sono strumenti fiscali con i quali realmente le famiglie italiane possono dichiarare le spese per gli animali domestici. La detrazione delle spese veterinarie e dei farmaci nella dichiarazione dei redditi è piuttosto minima.
Per poter andare incontro alle esigenze delle famiglie e a quelle degli animali, Forza Italia ha presentato una proposta firmata dall’On. Michela Brambila per l’inserimento degli animali nell’anagrafe di famiglia.
“Della famiglia anagrafica potranno fare parte gli animali registrati alle anagrafi territoriali degli animali di affezione”, ha dichiarato il deputato FI, Roberto Cassinelli, parlando di una “rivoluzione culturale”.
“Un italiano su tre convive con un animale domestico e lo considera parte integrante della famiglia. Per questo motivo Forza Italia ha presentato un disegno di legge che preveda il loro inserimento nella famiglia anagrafica. La proposta firmata dall’onorevole Michela Brambilla tiene conto di alcuni recenti pronunciamenti della magistratura per adeguare le norme a questa mutata sensibilità sociale mettendo in pratica ciò che il presidente Silvio Berlusconi esprime da tempo con una attenzione che nessun altro in Italia ha dimostrato”.
Sottolinea il deputato, spiegando che “della famiglia anagrafica potranno fare parte gli animali registrati alle anagrafi territoriali degli animali di affezione. Più di 2 milioni di over 65 italiani hanno un animale da compagnia, per il quale vorrebbero più tutele. In Commissione giustizia è iniziato l’esame della proposta di Forza Italia che rappresenta una vera rivoluzione culturale per il nostro Paese nel rapporto con i migliori amici dell’uomo”.
Dello stesso parere anche l’Associazione nazionale Medici Veterinari italiani (Amnvi), affermando che oggigiorno un animale non può e non deve essere più considerato un lusso. L’Anmvi ha pertanto sollecitato in queste ultime settimane, che vi sia un occhio di riguardo per gli animali appartenenti a famiglie che avranno il reddito di cittadinanza e chiedendo ulteriori sgravi e sostegni.
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La proposta della Brambilla in realtà amplia la questione, estendendola a chi supera di poco con l’Isee, il barometro per accedere alle agevolazioni previste.
Si tratta di una proposta sicuramente sensata e che potrebbe aiutare a far cambiare le mentalità, limitando al contempo gli abbandoni.
C.D.
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