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Inseguono in auto un orso con il suo cucciolo, spaventandoli: è indignazione

Inseguono in auto un orso con il suo cucciolo, terrorizzandoli

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Il buon senso civico qualora incontrassimo un animale selvatico è sicuramente quello di tutelare la sua incolumità. L’attenzione giusta al riguardo sarebbe di fermarsi per farlo passare e all’occorrenza, di notte, se siamo in auto, spegnere i fari per non disorientare l’animale con l’abbaglio delle luci.

Piccole attenzioni e gesti in segno di rispetto per l’animale che, a differenza dell’uomo, essendo un selvatico tende ad essere schivo, a nascondersi e a spaventarsi facilmente. Un animale terrorizzato che scappa è in preda al senso di panico e nella sua fuga incontrollata, non considera i rischi e si espone a innumerevoli pericoli, rischiando di farsi male o di perdere l’orientamento. Nel caso di cuccioli si possono smarrire e perdere la madre.

E’ quanto poteva accadere in Trentino dove un automobilista, a bordo di una panda rossa, lungo una strada di montagna, dopo aver visto due orsi ha iniziato a inseguirli. I due esemplari, probabilmente la madre con il suo cucciolo, spaventati dal mezzo hanno iniziato a correre lungo la stradina stretta asfaltata, fino al punto in cui i due esemplari sono riusciti a trovare una via di fuga nel bosco.

Uno dei due orsi era zoppicante e le associazioni ipotizzano che si tratti dell’orso f20, monitorato dai ricercatori. Di fronte all’ennesimo caso di abuso, il coordinamento ambientalista trentino formato da Enpa, Lav, Lac, Lipu, Pan-Eppaa e Wwf chiede alla Provincia e alle autorità competenti che gli autori siano rintracciati e puniti e che siano rese note le condizioni di salute dei due orsi.

Personaggi inqualificabili hanno deliberatamente, a bordo della loro auto, inseguito, terrorizzato e fatto precipitare una mamma orsa mutilata della zampa posteriore sinistra, e il suo cucciolone. Questa creatura già messa a dura prova non si sa da chi e non si sa come: la fucilata di un bracconiere? Una trappola illegale sempre di bracconieri? Nessuno ha voluto e potuto cercare la verità. Malgrado l’handicap fosse noto, l’orsa viene letteralmente tormentata: nonostante ciò, i perpetranti ne vanno tanto fieri da divulgare il video della loro prodezza”, denunciano in una nota congiunta le associazioni.

Rispetto per la fauna selvatica

Fortunatamente, a differenza del comportamento irresponsabile dei due automobilisti che hanno inseguito l’orsa, sono stati registrati altri casi virtuosi. Tra i quali, la vicenda con protagonista un bambino coraggioso che ha avuto un incontro ravvicinato con un orso mentre era in montagna a raccogliere delle bacche. L’esemplare è comparso all’improvviso da dietro un cespuglio mentre il padre ha iniziato a filmare e ha gestito il figlio dicendogli di stare calmo, riuscendo a non creare il panico e a spaventare l’animale che avrebbe potuto rispondere con aggressività. Al contrario, in questo modo, l’orso dopo essersi incuriosito si è allontanato da solo, proseguendo la sua strada.

In Abruzzo, invece per tutelare una mamma orsa e i suoi 4 cuccioli, la direzione del Parco Nazionale ha preso dei provvedimenti ponendo un divieto di accesso nell’area in cui è stata avvistata la famiglia.

“La super mamma orsa e i suoi 4 fantastici cuccioli stanno bene e non hanno bisogno del palcoscenico, hanno invece bisogno di tranquillità. Le Istituzioni stanno facendo il loro mestiere a cominciare dal Sindaco del territorio dove si trova l’orsa, che ha subito emanato provvedimenti molto stringenti, di cui gli siamo grati anche per la tempestività. Grazie a questa ordinanza di oggi vige il divieto di circolazione e transito, anche pedonale, lungo le strade prossime all’area frequentata dagli orsi e la limitazione alla circolazione ai soli residenti su altre strade poste in prossimità dell’area suddetta” scrive il Pnalm, invitando tutti al massimo rispetto delle disposizioni a tutela della natura e di specie protette.

“Evitiamo affollamenti e rincorse allo scoop, alla foto e al video da parte di chiunque, come per qualche episodio che già accaduto. Il più grande successo di questo evento sarà poter vedere, a primavera 2021, i 4 cuccioli, ormai orsacchiotti, insieme a mamma orsa scorrazzare per i monti del Parco, anche grazie al rispetto che tutti saremo riusciti a manifestare. In ultimo, ma non in termini di importanza, un grazie particolare va ai residenti che stanno dimostrando attenzione e collaborazione nella gestione di questa vicenda a prova di quanto sia fondamentale la consapevolezza di essere custodi di un patrimonio unico”, conclude il Parco.

Ecco il video che ha indignato la rete:

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Bambino inseguito da un orso mentre passeggia in montagna – VIDEO

C.D.

lotta75

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