Un’insegnante è stata uccisa da un pipistrello ammalato di rabbia: l’evento di cronaca ha riacceso l’attenzione sul problema.
Morta dopo il morso di un pipistrello. Questo il triste destino di un’insegnante statunitense, deceduta pochi giorni fa a causa della rabbia contratta dall’animale.
Leah Seneng, insegnante d’arte di 60 anni alla Byrant Middle School di Dos Palos, vicino Fresno (città degli Stati Uniti sede della contea omonima, nella zona centrale dello stato della California), è morta il 22 novembre a causa della rabbia contratta dopo essere stata morsa da un pipistrello.
Il giornale inglese Daily Mail ha riportato che l’animale, rimasto intrappolato nell’aula di musica, è stato raccolto dalla docente che cercava di salvarlo. Secondo la testimonianza dell’amica e collega Laura Splotch, Leah potrebbe aver pensato che il pipistrello fosse morto: “Era a terra, probabilmente immobile. Quando lei ha cercato di portarlo fuori, l’animale si è agitato alla luce e l’ha morsa”.
Dopo il morso, l’insegnante sembrava inizialmente non aver riportato problemi, ma i sintomi sono comparsi dopo alcuni giorni in modo progressivo. Alla stanchezza e al mal di testa si è aggiunta la febbre, fino a un grave peggioramento che ha richiesto il ricovero in ospedale.
Se sei interessato all’argomento, puoi leggere un nostro approfondimento sul tema >>> Due cuccioli di cane soppressi per aver contratto la rabbia dai pipistrelli
Quanto accaduto ha spinto il Dipartimento della Salute Pubblica della California, attraverso il dottor Tomás J. Aragón, a diffondere un messaggio alla popolazione. Il personale sanitario ha ribadito l’importanza di agire rapidamente in caso di contatto con animali selvatici, spiegando come “I morsi di pipistrello possono essere piccoli e difficili da notare. Per questo motivo è fondamentale lavarsi le mani e verificare la presenza di ferite aperte, cercando immediatamente cure mediche”.
In caso di morso di un pipistrello, o di altri animali potenziali portatori di rabbia come volpi, topi, procioni o cani, bisognerà andare subito in ospedale. Il personale medico potrà somministrare il vaccino contro la rabbia, che se effettuato entro 48 ore dall’esposizione avrà un’efficacia del 100%.
Se sei interessato all’argomento, puoi leggere un nostro approfondimento sul tema >>> S.O.S. Pipistrelli: arriva il riconoscimento internazionale per il loro Pronto Soccorso
I pipistrelli, da sempre associati alle figure fantasiose dei vampiri per la particolarità (che in realtà solo un ridotto numero di specie possiede) di succhiare il sangue, appartengono all’ordine dei Chirotteri, sono animali selvatici e come tali potrebbero essere vettori di malattie. Questo, però, non deve portare a una loro demonizzazione. Bisognerà ricordare che i pipistrelli svolgono infatti un ruolo fondamentale per l’ecosistema, cibandosi di zanzare, di insetti nocivi per le colture, di parassiti della frutta e delle verdure.
Inseriti tra le specie protette e minacciati a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici, l’estinzione dei pipistrelli rappresenterebbe un grave danno per l’ambiente.
Tra le specie più comunemente portatori di malattie vi è il pipistrello albolimbato (noto con il nome scientifico di Pipistrellus kuhlii secondo la classificazione tassonomica di Kuhl del 1817). I pipistrelli albolimbati sono pipistrelli appartenenti alla famiglia dei Vespertilionidi diffusi nell’Ecozona paleartica (che comprende l’Europa, l’Asia a nord dell’Himalaya, l’Africa settentrionale e la zona nord e centrale della penisola arabica). Sono animali di piccole dimensioni, la cui lunghezza è compresa tra i trentacinque e i cinquantacinque millimetri; la loro pelliccia è corta e lanuginosa, di colore variabile tra il marroncino e il giallastro, olivastro o rosso scuro.
Se sei interessato all’argomento, puoi leggere un nostro approfondimento sul tema >>> Cosa fare se si trova un pipistrello: tutto ciò che c’è da sapere
I pipistrelli, unici nel loro genere, hanno l’invidiabile primato di essere i soli mammiferi in grado di volare. Questi animali si rifugiano in colonie spesso numerose negli interstizi di edifici o costruzioni o più raramente nelle cavità degli alberi, nelle fessure rocciose e nelle cave. Si nutrono di insetti, in particolare di lepidotteri e coleotteri, che catturano in volo intorno ai lampioni, in prossimità di alberi o sopra specchi d’acqua. (di Elisabetta Guglielmi)
Le piante natalizie pericolose per gli animali domestici: come proteggere i tuoi amici a quattro…
La vera storia del cane Balto, con il suo compagno Togo salvò una città intera.…
Lo ha beccato anche lui e ora non sai come guarirlo? Il raffreddore nel gatto…