Certe storie mi fanno capire che i cani possono davvero salvarti la vita: la storia di Argo, che ha salvato il padrone da un infarto.
Alcune belle notizie hanno il potere di farti sentire meglio, ed è quello che è successo a me quando sono venuta a conoscenza della storia di Argo, il cane che ha salvato la vita al suo padrone colto da infarto e che, per primo, è riuscito a dare l’allarme per farlo soccorrere. Una storia di amore e di amicizia ma anche di abitudini affettuose, alle quali forse spesso non diamo la giusta importanza: ecco come si sono svolti i fatti.
Argo e il suo padrone: quando il cane è (ben) più di una compagnia
Quando gli anni passano, i figli spesso crescendo abbandonano il luogo natio per andare a cercare fortuna altrove e purtroppo può capitare di vedere uno dei due coniugi passare a miglior vita, lasciando l’altro nella disperazione ma (per fortuna) non nella solitudine: così si potrebbe descrivere la storia di Argo, il cane che tiene compagnia da solo da oltre dieci anni al suo anziano padrone Giuseppe.
Per le persone anziane i cani non sono solo una semplice compagnia ma anche un incentivo a trascorrere la giornata con più forza ed entusiasmo, a continuare a svolgere le ‘solite’ attività giornaliere e anche a fare attività fisica. E il loro rapporto è fatto appunto di piccoli gesti, un piccolo mondo nel quale hanno un ruolo importante anche i vicini di casa, coi quali si è creata una comunità unita e collaborativa.
Infatti il signor Giuseppe e Argo fanno colazione insieme, si preparano per uscire e vanno a svolgere le loro faccende per il paese, chiedendo spesso l’aiuto dei vicini per le commissioni più lontane o gravose. Ma a volte è proprio la routine, della quale spesso ne lamentiamo la noia, a salvarci la vita, perché quando qualcosa cambia è importante notarlo.
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Argo, il cane che ha salvato il padrone dall’infarto: Giuseppe gli deve la vita
L’anziano Giuseppe si sveglia e, come sempre, è atteso da Argo festoso e già pronto sulle scale di casa per la consueta colazione ma quel martedì qualcosa nell’aria gli suggerisce che il suo umano preferito non sta arrivando come suo solito. Non si tratta di poteri magici, ma si sa che il cane riesce a fiutare i tumori, altri malanni improvvisi e riconosce quando la donna ha il ciclo mestruale. Insomma non gli si può nascondere nulla e di sicuro Fido nota ogni minimo cambiamento alle sue abitudini casalinghe.
Argo guarda il suo Giuseppe e il suo aspetto pallido non gli piace, nota che non riesce a compiere i soliti movimenti e che probabilmente ha bisogno di aiuto: non resta che dare l’allarme ai vicini di casa e farli accorrere in aiuto. E così fa: inizia ad abbaiare, ad agitarsi e a richiamare l’attenzione di coloro che vivono nel vicinato, che accorrono immediatamente, incuriositi e allarmati dall’insolito frastuono di Argo.
E’ così che Giuseppe viene condotto in ospedale: ho letto che per fortuna avrà ancora del tempo da trascorrere col suo amato Argo e che non era ancora ora per loro di salutarsi. La ‘solita’ amata routine di tutti i giorni li attende.