Un mese fa, la scoperta di uno strano essere in Texas, dopo il passaggio di Harvey. Ora dall’India arriva qualcosa di eccezionale. Si tratta di un “mostro marino” della grandezza di una piccola barca, rinvenuto nella parte nord-ovest del Paese. Si tratta di un animale che viveva nelle profondità oceaniche più di 150 milioni di anni fa, l’ittiosauro. Il fossile era conservato quasi perfettamente.
Gli ittiosauri sono un gruppo di rettili marini, paragonabili a delfini e balene del Mesozoico. Erano un vero terrore del mare. Vissuto fra 152 e 157 milioni di anni fa, l’ittiosauro rinvenuto è il primo esemplare trovato nella Regione. Questo porta i paleontologi a poter sostenere la tesi secondo la quale questi mostri marini si fossero diffusi in tutto il mondo. Steve Brusatte, paleontologo dell’Università di Edimburgo, non ha partecipato allo studio, ma osserva: “È una scoperta fantastica: è di gran lunga il più interessante scheletro di ittiosauro mai scoperto in India”. Quindi prosegue: “I fossili di ittiosauro sono molto diffusi nell’emisfero settentrionale, ma molto rari a Sud”.
Finora questa tipologia di fossili appartenenti a questi rettili erano stati finora rinvenuti in Nord America e in Europa. Per tale ragione, “questo nuovo scheletro potrebbe rivelare molte nuove informazioni sull’evoluzione e la biogeografia degli ittiosauri”.
La scoperta è stata fatta nel 2016, a sud del villaggio di Lodai, nello stato indiano di Gujarat da alcuni paleontologi indiani. Questi hanno notato che il fossile era intatto, ma portarlo alla luce è stato difficile: era infatti incastonato in una roccia sedimentaria estremamente dura. Inoltre le temperature superano nella zona i 35 gradi e si è scavato in media per 1.500 ore a testa. Lo scheletro era però incredibilmente preservato.
Guntupalli V.R. Prasad, paleontologo dell’Università di Delhi, studioso dei vertebrati del Mesozoico, si è detto davvero sorpreso: “In passato non avevo condotto molte ricerche sui fossili di vertebrati in questa regione, dato che si pensava fosse povera di fossili di vertebrati”. Immediata è stata la consapevolezza circa l’importanza della scoperta. Finora, le scoperte di fossili fatte in India sono più giovani di 50 milioni di anni. Peraltro si trattava di pochi denti o vertebre mal conservati.
Importanti particolari emergono peraltro dai denti dell’ittiosauro, lungo quasi cinque metri. Sono infatti scheggiati e logorati, il che sta ad indicare che il mostro marino si nutriva di prede difficili da masticare. Tra questi ad esempio i placodermi e gli ammoniti, un gruppo di molluschi caratterizzati da una conchiglia a spirale. Inoltre, l’ittiosauro ha ‘parenti’ nelle zone più a nord. Tra le altre indicazioni che arriva da questa scoperta c’è quella che un’enorme distesa marina un tempo attraversava l’antico supercontinente del Gondwana. Dalla sua frammentazione emersero India occidentale, Madagascar e Sudamerica.
Brusatte ha concluso: “Questa scoperta aiuta a comprendere quanto gli ittiosauri fossero diffusi in tutto il mondo nell’era dei dinosauri. Sembra che siano esistiti in tutti gli angoli degli oceani, in tutte le parti del mondo, nello stesso momento in cui vivevano i dinosauri”.
GM
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