La storia del toro di nome Bandido, che incatenato e maltrattato per tutta la vita, non riesce a credere di essere ora libero grazie al suo soccorritore.
Tenuto incatenato e isolato dal mondo per tutta la sua vita, il toro di nome Bandido torna a sperare e ad avere fiducia negli esseri umani grazie all’uomo che lo ha salvato, Christian, al quale ogni giorno mostra la sua eterna riconoscenza. La storia dei soprusi e del salvataggio del bovino è stata condivisa su YouTube sul canale ufficiale di Gut Aiderbichl (un rifugio per animali che si impegna a salvaguardare i diritti di tutti gli esseri viventi), commuovendo migliaia di utenti del web.
Il salvataggio del toro, maltrattato e tenuto incatenato per tutta la sua vita (VIDEO)
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Nessun animale dovrebbe mai essere maltrattato, vivere in catene e non essere libero. Eppure, purtroppo, al giorno d’oggi sono ancora numerosissimi i casi di maltrattamento contro gli animali. Per fortuna, però, esistono persone dall’animo gentile come l’attivista per i diritti degli animali di nome Christian.
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Venuto a conoscenza delle difficili condizioni di vita del toro, l’uomo si è recato presso il luogo in cui Bandido era relegato ed è riuscito ad acquistarlo e portarlo via. Il commovente filmato condiviso su YouTube mostra il momento del salvataggio del bovino, che, quasi incredulo di non avere più alcuna catena attorno al collo, ringrazia prima il suo soccorritore leccandogli la mano e poi dimostra la sua gioia con una sorta di “danza della libertà“, saltando, sdraiandosi a terra e rotolandosi sulla morbida paglia.
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Dal comportamento messo in atto da Bandido appare evidente sia la grande intelligenza di questo animale sia l’estrema sofferenza patita durante la sua vita. Secondo uno studio del 2014 pubblicato da Daniel Weary, professore presso l’Animal Welfare Program dell’Università della British Columbia in Canada, è stato infatti dimostrato che i bovini hanno un’intelligenza di gran lunga superiore a quanto si era pensato fino ad allora. Mucche e tori rimangono profondamente colpiti dal dolore emotivo e fisico e dalla separazione dai loro simili, in particolare dalla madri quando sono cuccioli, traumi che si porteranno dietro per tutta la loro vita. Purtroppo e in modo vergognoso, questi animali vengono considerati ancora oggi solo come prodotti e come merce e non come esseri viventi in quanto tali. Si può solo sperare che la storia di Bandido e le immagini che mostrano l’eterna riconoscenza del toro nei confronti dell’umano che lo ha salvato al quale tutti i giorni mostra il suo affetto, possano far comprendere che tutti gli esseri viventi hanno i loro sentimenti, le loro emozioni e soprattutto i loro diritti che devono essere assolutamente e imprescindibilmente rispettati in ogni situazione. (di Elisabetta Guglielmi)