A lungo sperava di potersi rendere utile per la sua mamma umana invece di rimanere tutto solo in casa: così anche il gatto ottiene un lavoro in ufficio.
In un simpatico filmato condiviso su Facebook, lo scorso 4 maggio, un simpatico gatto arancione di nome Nurang è il suo protagonista. La clip mostra dei passeggeri di un aeroporto internazionale nel loro primo incontro con il micio. Lui, nel frattempo, non sta facendo altro che svolgere finalmente il lavoro dei suoi sogni. Nurang è appena divenuto una celebrità su Facebook e probabilmente non dimenticherà mai questo giorno.
Lo speciale micio si trova, infatti, all’interno dell’Aeroporto Internazionale di Bangkok Suvarnabhumi, in Thailandia, e sembra essere molto entusiasta della sua “posizione”.
In seguito alle incoraggianti novità provenienti anche da alcune università italiane, che incrementano la possibilità dei loro dipendenti di poter portare con loro il proprio animale domestico anche in ufficio, il micio arancione Nurang sarebbe anch’esso riuscito a ottenere, e stavolta oltreoceano, non solo il “lavoro” dei suoi sogni ma anche il permesso per rimanere più tempo al fianco della sua umana.
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Le regole per il lavoro con gli animali domestici condivise ufficialmente nel 2022 sembrano essere ormai sul punto di cambiare in molte città d’Europa, e l’esempio di Nurang – in questo caso – non può che essere un buon segnale, oltreoceano, per i cittadini di tutto il mondo.
Nelle immagini in movimento condivise su diverse pagine sui social si può osservare il gatto arancione di 9 anni salire e scendere le scale mobili dell’aeroporto internazionale con naturalezza, portare con sé una dose di buon umore da offrire ai viaggiatori e svolgere, nel frattempo, i suoi compiti giornalieri.
Nurang – con le sue luci colorate a led sul collare – può rimanere senza problemi al fianco della sua umana sul luogo di lavoro, la quale sembra svolgere la sua attività in uno degli uffici dell’aeroporto internazionale.
Durante le pause quotidiane dal lavoro Nurang continua a passeggiare accanto ai nastri per la consegna dei bagagli oppure schiaccia un pisolino ai piedi delle scale mobili. In attesa di ulteriori dettagli, una cosa è certa: la sua presenza in aeroporto sembra essere – da tutti – ben gradita. (Giada Ciliberto)
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