Una fotografia straziante condivisa su facebook: quella di un uomo con un cucciolo inerme, avvolto in un asciugamano, tra le braccia. Il commento lascia poche ombre di dubbi: “Non ho potuto pagare, mi hanno spinto via. Il mio cucciolo è morto proprio là dentro le mie braccia”.
L’uomo, Podge Sweeney, si è lasciato andare ad uno sfogo, nel quale ha raccontato che avrebbe dovuto pagare 119 sterline per il trattamento e che in tasca aveva solo 35 sterline. “Ho detto ai veterinari che avrei ricevuto lo stipendio a breve ma a loro non è interessato”.
L’immagine è stata scattata ad una fermata dell’autobus nei pressi della clinica veterinaria PDSA a Huyton, nel Regno Unito, mentre l’uomo stava tornando a casa: “Come faccio a dire a mia figlia che il suo cucciolo è morto?”, si è poi chiesto questo padre affranto, colpito da un’ingiustizia senza pari, tradito proprio da chi dovrebbe prendersi cura degli animali.
Tuttavia, prestigiosi quotidiani esteri, come il mirror.co.uk, hanno cercato di mettersi in contatto senza esito, con il proprietario del cane per avere maggiori informazioni e fare chiarezza. Dopodiché, è stata contattata la clinica veterinaria che sul proprio sito indica di fornire assistenza anche gratuita per gli animali malati e feriti alle persone in difficoltà.
Il portavoce della clinica PDSA e Vets Now ha ribadito che la clinica fornisce assistenza, individuando per i trattamenti anche costi a beneficio dei proprietari con problemi economici. In ogni caso ha tenuto a sottolineare, qualsiasi caso di emergenza sono trattati. Eppure, qualcosa deve essere andato storto alla luce di quanto denunciato dal Sig. Sweeney.
“Siamo consapevoli del caso estremamente triste di questo fine settimana che ha coinvolto il cucciolo ed esprimiamo il nostro conforto al proprietario. Vogliamo rassicurare che se il proprietario di un animale si avvicina a uno dei nostri ospedali con un animale domestico che ha bisogno di cure urgenti, sarà sempre offerta assistenza per un trattamento di emergenza- ha precisato il portavoce. Con le poche informazioni ch abbiamo a disposizione nel caso specifico, abbiamo controllato tutti i nostri dati e parlato con lo staff dei veterinari. Se qualcosa è andato storto, vogliamo fare chiarezza e per poter completare la nostra indagine stiamo cercando di metterci in contatto con il proprietario”.
Inutile sottolinearlo, ma il post pubblicato su Facebook è diventato subito virale ricevendo oltre 20 mila condivisioni, 26 mila reazioni e 16mila commenti.