Cittadina non raccoglie le deiezioni del suo cane, il sindaco pubblica le immagini delle telecamere sui social: «non meriti rispetto ma una multa».
Sono sempre più numerosi politici e primi cittadini che scelgono di utilizzare i social network come mezzo per denunciare maleducazione, degrado e comportamenti irrispettosi verso la società. Questa è la linea seguita anche da Pasquale Giovanni Gandolfi, il sindaco di Treviolo, comune della provincia di Bergamo in Lombardia. Gandolfi pubblica con frequenza su Facebook le riprese delle telecamere di sorveglianza che immortalano chi non rispetta la legge. Pochi giorni fa, il primo cittadino ha diffuso le immagini della proprietaria di un cane che non ha raccolto le deiezioni del suo animale. Queste persone, oltraggiose del decoro urbano, non sono degne di «rispetto ma solo di una multa».
Le immagini riprese dalle telecamere sono state pubblicate su Facebook all’account @Pasquale Gandolfi. Nel post il sindaco si rivolge alla cittadina, criticando il gesto compiuto.
Nella giornata di domenica 26 maggio, verso le 18.15, la donna è uscita a portare il cagnolino a fare una passeggiata. Le telecamere situate lungo la strada hanno ripreso gli spostamenti della signora e la sua sosta mentre il quattro zampe ha fatto i bisogni sul marciapiede. Anziché raccoglierli, la cittadina ha proseguito la sua passeggiata. Su Facebook il sindaco ha condiviso i fotogrammi realizzati dalla telecamera di sorveglianza del Comune di Treviolo, evitando di mettere il viso della donna nonostante fosse stata riconosciuta.
Pasquale Gandolfi nel post rivolge un’aspra critica alla concittadina che merita «il rispetto di nessuno, soprattutto da parte di chi ama i cani! Perché è per gente che si comporta in questo modo che» non è possibile «aprire anche ai cani i parchi pubblici dove ci sono aree dedicate ai bambini». Il primo cittadino conclude scrivendo che «verrà recapitata entro breve a casa dalla polizia locale sarà una sanzione di soli 250 euro, e ringrazia Dio che il sindaco non può decidere l’ammontare della sanzione!».
Quanto accaduto a Treviolo pone l’accento su una problematica presente in tutta Italia e affrontata dai governi tramite decreti legislativi e regolamenti comunali. Sono diverse, ad esempio, le campagne messe in atto per favorire un maggior rispetto per l’ambiente e una maggiore attenzione alla pulizia di strade, spazi condivisi e giardini pubblici. In questo quadro si inseriscono le nuove regole entrate in vigore in alcuni Comuni di Italia, che prevedono l’utilizzo delle “doggy water”.
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Sono molti, infatti, i Comuni ad aver approvato un nuovo regolamento che, oltre a prevedere l’obbligo di raccogliere le deiezioni dei cani con sacchettini igienici, stabilisce anche la pulizia con l’acqua dell’urina degli animali domestici su aree pubbliche o ad uso pubblico: una regola che vale particolarmente nelle aree pedonali, nei pressi dei portici, dei marciapiedi e in prossimità dei negozi e delle abitazioni.
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Per chi non rispetterà il regolamento sono previste delle sanzioni, che partiranno dai cinquantaquattro euro per arrivare fino a trecento ventiquattro euro. Le multe saranno applicate dalla Polizia Urbana del Comune e dalle Guardie Ecologiche. L’entità delle multe varia in base al Comune di appartenenza. Nel caso della cittadina di Treviolo, la sanzione ammonterà a duecentocinquanta euro. (di Elisabetta Guglielmi)
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