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Il silenzioso linguaggio dei gesti tra una bambina e il suo cane

In un mondo di violenza e di competizione sfrenata, di risultati performativi, l’uomo si dimentica di se stesso e di quelle delicate corrispondenze che riecheggiano nella natura, fatte di silenziosi segni tra le creature che abitano il pianeta.

Soffermandosi ad osservare la frenesia contemporanea, il suo inquinamento acustico, ci sono a margine di tutto ciò alcune storie meravigliose, di piccoli drammi che possono trasformarsi in doni e dare la forza e il coraggio di andare avanti.

E’ la storia di una bambina e di un cane abbandonato, entrambi affetti da problemi di comunicazione con il mondo esteriore che si sono ritrovati.

Nelle campagne di New Mexico, un meticcio abbandonato al quale è stato dato il nome Baxter, di circa dieci mesi, era così terrorizzato e confuso che quando è stato recuperato dall’associazione Animal Humane New Mexico, i volontari hanno dovuto operare con la massima precauzione, tenendo al riparo l’animale dai rumori per non aggravare il suo stato emotivo.

“Baxter non rispondeva agli stimoli, aveva solo imparato a chiudersi in se stesso e questo stava danneggiando la sua personalità”, ha raccontato Sam Blankenship, il direttore di Animal Humane Nuovo Messico. 

Il cane, ha poi aggiunto Blankenship aveva bisogno di qualcuno che lo capisse così come una bambina di nome Neeva stava cercando qualcuno che potesse capirla.

E così come accade nelle favole, per caso, la famiglia di Neeva si è recata al rifugio in cerca di un cane dolce e paziente, che avrebbe potuto capire l’universo in cui Neeva era cresciuta.

Come riporta The Dodo, la bambina è nata completamente sorda e comunica con il linguaggio dei gesti.

Un linguaggio che utilizza anche con il suo compagno a 4zampe che risponde a quella silenziosa conversazione: “Lui la capisce perfettamente. E’ molto paziente con lei che gioca con Baxter come se fosse una bambola, mettendolo nel letto e leggendogli delle storie”, ha raccontato Chelsea Goff, la madre di Neeva.

Secondo quanto  hanno raccontato i genitori della bambina, appena Baxter è arrivato nella sua nuova casa, Neeva ha cominciato ad insegnarli il linguaggio dei gesti e il cane ha imparato a rispondere alle sue richieste: seduto, resta e vai.

Neeva ha anche dato un nome a Baxter fatto di gesti e lui lo capisce. Il cane ha aiutato Neeva a diventare più sicura: “E’ un cucciolo dolce, gentile e molto attento che ci fa tanto divertire”,  ha detto la madre della bambina, spiegando come adesso entrambi sono inseparabili e fanno tutto insieme.

Il cane speciale di cui Neeva aveva bisogno e la compagna umana che ha ridato la vita a Baxter. Non a caso, il direttore del rifugio ha affermato che è straordinario vedere Baxter così attivo e sicuro di sé, nel giro di pochi mesi.

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