Il reato di maltrattamento animali diventa un crimine efferato per l’Fbi

Il reato di maltrattamento animali diventa un crimine efferato per l’Fbi

@Getty images
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Cambio di marcia negli Stati Uniti, dove l’Fbi a partire da quest’anno ha innalzato ad una categoria superiore il maltrattamento di animali, considerandolo un crimine efferato di classe A.

L’Fbi ha pertanto creato un sistema di archiviazione nel NIBRS (National Incident-Based Reporting System) dove tutti i servizi d’ordine dovranno inserire le informazioni relative al maltrattamento di animali sul proprio territorio.

Il maltrattamento viene suddiviso in diverse categorie tra cui: negligenza, tortura, maltrattamento intenzionale, maltrattamento organizzato e violenza sessuale.

Con questo nuovo sistema l’Fbi spera non solo di ridurre la crudeltà nei confronti degli animali, ma anche di fare regredire la criminalità. Infatti,negli ultimi anni, molte ricerche hanno fatto emergere una corrispondenza tra il maltrattamento degli animali e le violenze commesse da individui pericolosi per la società (clicca qui), tra i quali alcuni studi di psicologia che hanno dimostrato che il 70% dei crimini vengono perpetrati da persone che avevano maltrattato animali.

Ecco perché l’Fbi ha tenuto ad introdurre una nuova definizione:

Che sia intenzionale o premeditato, nella categoria del maltrattamento di animali rientrano casi di abusi o uccisione di un animale senza giusta causa, come pure la tortura, mutilazione, menomazione, avvelenamento o abbandono. Sono inclusi i casi di obbligo di fornire assistenza all’animale come il riparo, cibo, acqua, cure, il tipo di trasporto in cui si potrebbero creare delle lesioni o provocare la morte dell’animale. Nell’elenco figurano anche il combattimento di animali, violenze ripetute, ma anche eccessivo sfruttamento dell’animale, come nelle attività sportive o di spettacolo, ma anche attività a fini alimentari, come la caccia o la pesca.

Wayne Pacelle, Ceo dell’associazione che si occupa della tutela di animali, la Humane Society, ha commentato che i dati raccolti potranno offrire “un reale incentivo per le forze dell’ordine a prestare maggiore attenzione agli abusi sugli animali”, e al contempo aiuterà a sviluppare maggiore risorse per gestire e contenere il fenomeno del maltrattamento degli animali.

Al contempo, questa nuova classificazione provoca di conseguenza un inasprimento delle pene.

 

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