Una pratica che è sembrata quasi subito discutibile, sono ancora molte le strutture che la portano avanti
L’amore per il fitness rappresenta senza dubbio uno dei modi migliori per manifestare quanto teniamo al nostro corpo, praticare una disciplina è fondamentale, dunque, ma molto spesso anche nel prenderci cura di noi stessi siamo in grado di eccedere e sfociare nel mancato rispetto di altre forme di vita.
Una delle pratiche che sta spopolando sempre più è infatti proprio quella del Puppy Yoga, in pochi forse ne hanno sentito parlare ma il concetto di base è semplice, i benefici derivati dal coccolare dei giocosi cuccioli sono infatti tantissimi, il nostro cervello non può che risultare appagato da questo atto e così unendo l’attività fisica dello yoga a quella dell’interazione con i cucciole è nata questa nuova disciplina in grado di favorire il benessere fisico e mentale. Ancora una volta però l’egoismo sembra prevalere nella natura umana ed in pochi hanno tenuto conto di cosa implica portare avanti queste sedute per i piccoli animaletti.
I cani sono utilizzati in moltissime discipline e, nell’accompagnare il proprio padrone possiamo anche dire che l’animale possa trovare solo benefici. La questione però cambia molto quando questi animali sono strumentalizzati nella loro fase giovanile per il semplice fatto che coccolare un cucciolo è sicuramente gradevole.
Rubare qualche carezza molto spesso è gradito anche dai cani, ma dietro questo atto si nasconde ben altro. In pochi sanno che i cuccioli utilizzati per queste sessione vengono praticamente “noleggiati” da allevamenti non sempre vicino alle palestre e che prestano i loro cuccioli spesso per giornate intere. L’interesse delle palestre che offrono il Puppy Yoga è quello di concentrare il maggior numero di corsi possibile e questo fa sì che i piccoli, bisognosi delle cure e dell’allattamento della loro mamma, restino fuori dal loro mondo ben oltre il possibile, affrontando ogni giorno il travaglio della separazione e dei viaggi in macchina.
Proprio per questo il ministero della salute ha deciso di regolamentare tutto questo e tale disciplina è così stata dichiarata illegale. Con una nota del 29 aprile 3 stato vietato dunque l’utilizzo dei cani per questo tipo di interventi assistiti, interventi che possono avvenire solo ed esclusivamente utilizzando cani adulti, condizione imprescindibile per la tutela del loro benessere.
Utilizzare i piccoli cuccioli come pupazzi da amare solo per la loro carineria non è una pratica etica e sono molte le associazioni animaliste che si erano già fatte portavoce di questa causa. Adesso la battaglia non è comunque terminata, vista la popolarità della pratica senza dubbio saranno molte le strutture che tarderanno ad abolirla, sarà dunque necessario l’intervento dei cittadini, nel segnalare gli abusi, e quello delle forze dell’ordine per far sì che il monitoraggio sia davvero efficace e che tali atti di vero e proprio abuso vengano cessati del tutto.
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