Era stato sequestrato dai carabinieri Lucio, il procione che si aggirava al guinzaglio con la propria proprietaria nella zona Baggio, alla periferia ovest di Milano, ora dopo un mese la sentenza del giudice :”non è pericoloso può tornare a casa”.
Il procione era stato sequestrato il 1 novembre e trasferito al Centro di recupero di Monte Adone a Bologna, la donna che passeggiava con il suo insolito amico a quattro zampe per le vie Milanesi, era stata segnalata alle forze dell’ordine, che notando l’animale, si erano messi subito in allarme contattando le autorità competenti.
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Molti erano rimasti infatti allibiti dalla vista della donna, e si sono detti molto preoccupati dato che il procione è un potenziale portatore di malattie che potrebbero essere trasmesse, sia ad altri animali che all’essere umano, come ad esempio rabbia e leptospirosi.
Alcune persone avevano anche dichiarato di aver visto il procione seduto sulla sedia in un locale, asserendo che l’animale non fosse a suo agio in quella situazione, o di aver notato la cura con cui la donna accudiva Lucio come se si trattasse di un qualsiasi animale domestico .
Ora dopo quasi un mese dal sequestro però Lucio il procione, sta per tornare a casa. Secondo il tribunale di Milano infatti si tratterebbe di una sentenza limitata solo ed esclusivamente a questo determinato esemplare, e da non intendersi valida per altri esemplari non registrati.
Il giudice infatti dopo le indagini svolte dalle autorità competenti, ha emesso la sentenza e ha decretato che il procione fosse in ottime condizioni di salute. Questo esemplare infatti è vaccinato e microchippato e tenuto in ottimo stato, inoltre il procione Lucio sembra essere molto affettuoso con gli esseri umani e abituato a socializzare, quindi dopo svariate costatazioni è stato dichiarato idoneo alla vita domestica, e da considerare non pericoloso. I procioni sono animali considerati dalla legge 150 del 92 e successivamente aggiornata nel 96 come animali pericolosi per l’essere umano.
La sua amica umana Olga secondo quanto riportato dal Corriere.it ha raccontato di come abbia raccolto questo piccolo cucciolo di procione a sole 2 settimane di vita, e di come non sarebbe sopravvissuto se lei non lo avesse allattato ogni 2 ore con il biberon.
Il cucciolo era stato trovato dalla donna in Ucraina e con regolare libretto sanitario e con regolare passaporto, erano entrati in Italia legalmente senza alcuna ripercussione. A quanto pare sembra essere una contraddizione tra le leggi dei paesi appartenenti all’unione Europea.
Inoltre esiste una legge apposita che regola la detenzione di animali esotici considerati infestanti proprio come il procione, che impone ai proprietari di questi esemplari tramite dichiarazione di impegnarsi a non farli scappare, e a non commerciare gli eventuali cuccioli e con il quale si assume la completa responsabilità dell’animale.
Lucio ora dopo questa che potrebbe essere definita una brutta esperienza è tornato a casa dalla sua mamma adottiva.
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