E’ una delle etnie più colorate: i hmong, conosciuti come miao, vivono nelle regioni montane della Cina del sud, in prevalenza nella provincia del Guizhou e nelle regioni del sudest asiatico come Vietnam, Laos, Birmania e Thailandia del Nord. Tra le particolarità di questo gruppo etnico oltre agli abiti coloratissimi vi è l’usanza di adorare i cani come una divinità .
Ogni anno, il 5 settembre, la popolazione Miao celebra il cane, rendendogli omaggio. L’animale viene vestito e portato in giro in segno di adorazione con tanto di sfilata di cani.
Secondo la leggenda, gli antenati dei Miao stavano morendo di sete in un periodo di grande siccità , quando un giorno arrivò un cane che li guidò ad una sorgente. Grazie a quel cane, il popolo sopravvisse e da allora l’etnia ringrazia e rende omaggio al cane che come un dio l’ha salvata dalla morte.
La sfilata con il cane passa di norma attraverso il villaggio e le risaie a suon di canti e tamburi. Ad aprire le danze, lo sciamano che con altri partecipanti lanciano in modo simbolico acqua e fango come auspicio di pace, salute e prosperità .
Si tratta anche di una celebrazione non solo per esprimere la gratitudine al cane ma anche per chiedere un buon raccolto per l’anno successivo.
Nonostante la Cina e molti paesi asiatici siano sotto i riflettori per l’usanza di mangiare i cani e per la triste ricorrenza del Yulin Festival nell’ambito del quale viene consumata la carne di cane e di gatto, per la mitologia cinese, il loro simbolo è molto importante.
Infatti, nella mitologia cinese, il cane è il compagno dell’eroe ed è di buon auspicio per il raccolto. Inoltre, in alcune etnie avrebbe dei poteri magici e sarebbe la reincarnazione degli antenati. In tutto il mondo e in tutte le culture gli animali hanno sempre incarnato un ruolo particolare e divino come approcciato in un articolo “Il cane e i suoi miti: da guardiano degli inferi a custode dell’anima” come anche il ruolo di animale totem e spirito guida in diverse popolazioni, tra le quali quelle celtiche.
C.D.