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Il piccolo elefante ritrova e abbraccia la sua mamma dopo essersi perso

Un nobile gesto permette a una mamma elefante che aveva smarrito il suo piccolo di riabbracciarlo ancora: la dolce reazione dell’elefantino. 

Il piccolo con mamma elefante (X tnforestdept – Amoreaquattrozampe.it)

Il video pubblicato da @tnforestdept mostra il ricongiungimento tra una mamma elefante e il suo piccolo dopo che quest’ultimo aveva smarrito la strada verso “casa”. Il loro primo incontro dopo l’assenza dell’elefantino è stato immortalato dai funzionari che hanno permesso alla coppia di riunirsi dopo la sparizione. Il filmato ha commosso centinaia di utenti e ha finora totalizzato ben 30mila visualizzazioni sul social network “X”.

Dopo essersi perso il piccolo elefante ritrova la sua mamma e la abbraccia

La commovente clip dell’elefantino e della sua mamma è apparsa in rete il 4 gennaio 2023, alle 5.12 di pomeriggio. La notizia è stata in grado di diffondere gioia e speranza negli animi di tutte le persone che hanno collaborato, senza sosta, alla ricerca del piccolo elefante dopo che la sua mamma aveva dato i primi accenni riguardo alla sua scomparsa. Anche gli utenti che hanno visualizzato la scena si sono emozionati di fronte al loro tenero abbraccio.

La carezza dell’elefantino (X tnforestdept – Amoreaquattrozampe.it)

La bella notizia è stata diramata a poche ore dall’accaduto dagli addetti ai lavori del “Tamil Nadu Forest Department“. Ossia dai portavoce del Dipartimento addetto alla salvaguardia e alla protezione delle Foreste che si trovano nel territorio dei “Forest Watchers”. Il Dipartimento forestale dello Stato indiano di Tamil Nadu è stato orgoglioso di presentare l’emozionante scena a tutti coloro che sostengono attivamente o con la loro solidarietà il quotidiano lavoro dei loro funzionari.

Il nobile gesto dell’équipe dei forestali non è passato inosservato specialmente dal piccolo elefantino che ha potuto finalmente riabbracciare la sua mamma. Al momento del suo reinserimento nel suo habitat naturale, il cucciolo è andato incontro all’elefantessa mostrando la sua gratitudine per il lavoro svolto dal Dipartimento.

Il lieto fine della ricerca e l’abbraccio del cucciolo smarrito

Come si può notare dal breve filmato, di soli 53 secondi, il piccolo elefante, emblema della fortuna in molte culture, si rannicchia tra le zampe della sua mamma dimostrando a lei tutto il suo affetto. Al momento del suo rientro nella zona protetta dagli agenti della forestale, in India, l’elefantessa si trovava sdraiata in prossimità di una grande pietra. Come se non stesse facendo altro che aspettare il ritorno del suo cucciolo.

L’elefantino rannicchiato (X tnforestdept – Amoreaquattrozampe.it)

Il piccolo elefante, dopo essersi rannicchiato su di lei, ha utilizzato i mezzi a sua disposizione, come al sua altrettanto piccola ma  indispensabile proboscide, per accarezzare la sua mamma. La scena è stata percepita da molti come di una dolcezza infinita.

Si presume, come spesso accade, che l’elefantino si sia potuto allontanare dal suo nido spinto dalla curiosità oppure, vista la scarsità di piogge nella zona, per andare alla ricerca di cibo altrove.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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