Il piccione “romantico” che realizza un nido di papaveri rossi sulla tomba dedicata ai caduti australiani durante i conflitti mondiali
Gli animali riescono sempre a sorprenderci con gesti simpatici e dolci. Di solito i protagonisti di queste vicende esilaranti sono i cani e i gatti ma capita che il loro posto venga rubato da qualcun altro. E’ il caso di un piccione che ha costruito il proprio nido con dei bellissimi papaveri sottratti alla tomba di un milite ignoto.
Il piccione ogni giorno prelevava uno dei fiori presenti sulla tomba per posarli sul davanzale di una delle vetrate del medesimo monumento al fine di realizzare uno splendido e coloratissimo nido. Una scelta non affatto casuale del volatile che ha posizionato i fiori proprio sul punto che rappresenta il forte legame tra l’uomo e l’animale sul campo di battaglia e dunque simbolo della Resistenza. Il legame dei piccioni con gli anni delle guerre mondiali non è nuovo perché in passato questi animali venivano utilizzati come portatori di messaggi, a causa della mancanza dei mezzi di comunicazione alternativi. I piccioni erano ritenuti fedeli messaggeri nonostante esistessero già il telefono e il telegrafo che però non funzionavano correttamente, creando dunque dei disguidi.
I piccioni invece erano gli animali più affidabili specialmente nel periodo della seconda guerra mondiale quando hanno ricevuto la medaglia militare britannica chiamata Dickin Medal. Tale oggetto solitamente viene consegnato agli animali che si sono rivelati utili nel periodo del conflitto mondiale. Un’azione giustamente riconosciuta per il valore che gli viene attribuito. Un esempio di tale pratica è presente in un ritrovamento avvenuto pochi giorni fa del messaggio di un piccione viaggiatore. E’ accaduto in Alsazia e il ritrovamento riguarda un foglio del 1910. Quest’ultimo è stato scoperto in una capsula di alluminio appartenente ad un militare tedesco che è stato ritrovato in un campo di Ingersheim da una coppia intenta a fare una passeggiata. Il messaggio parlava di una delle manovre tedesche tra Bischwihr e Ingersheim ed era stato inviato da un ufficiale di reggimento prussiano della fanteria ad uno superiore appartenente al medesimo reggimento.
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Un ritrovamento eccezionale che testimonia quanto sia stato grande il ruolo di tali animali nel periodo delle guerre mondiali. In aggiunta a ciò, la storia del piccione evidenzia anche l’incredibile intuito che gli animali riescono a mettere in atto, rendendo ogni occasione utile per dare vita a qualcosa di bello. Il monumento si trova a Canberra ed è destinato ai caduti in guerra australiani.
Complimenti alla geniale idea di questo simpatico piccione romantico!
Benedicta Felice
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