Tanta amarezza espressa dai lavoratori che hanno protestato davanti al Campidoglio chiedendo di essere accolti in Comune e dal Sindaco. I dipendenti, oltre al risarcimento dello stipendio, chiedono che anziché proseguire con l’affidamento tramite bando, sia internalizzato il servizio.
Non si tratta più di una questione lavorativa, spiega la Baffari, ma di principio e di dignità della persona. Nel mirino delle critiche, un sistema che ancora una volta, tramite il bando o gli affidamenti temporanei, premia un giro di conoscenze e una realtà omertosa, spinta da interessi e non certo dall’ideale di tutelare gli animali.
“La paradossale vicenda di una struttura pubblica che continua a funzionare grazie all’autogestione dei lavoratori. Persone a cui tutti noi dovremmo solo dire grazie. Abbiamo presentato alla Procura della Repubblica una denuncia ai danni di Roma Capitale, per abbandono, maltrattamento di animali e interruzione di pubblico servizio”, ha commentato su Facebook il segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola, pubblicando una video-denuncia sul canile comunale di Muratella.
Di fatto, al presidio del 13 dicembre, i lavoratori erano soli a far valere i loro diritti calpestati per l’ennesima volta da un sistema che ha chiuso le porte senza avviare un dialogo e che ad oggi si è ben guardato dal coinvolgerli nell’ambito di incontri nei quali si decidono le sorti del canile. Durante la protesta, nella quale non sono mancate tensioni con le forze dell’ordine, una delegazione di lavoratori licenziati del canile comunale della Muratella, è riuscita ad incontrare il Presidente della Commissione Ambiente, Daniele Diaco e la nuova responsabile dell’Ufficio Diritti Animali Rosalba Matassa.
Dall’incontro vi è stato un nulla di fatto, come afferma Serenetta Monti vice segretario romano dell’USI, spiegando che “durante l’incontro è emerso che la parte pubblica non è neanche a conoscenza dell’esperimento delle proprie procedure! La dottoressa Matassa era, infatti, convinta che il bando europeo, promosso dal commissario Tronca, avesse visto un assegnatario e questo non corrisponde al vero. Ho personalmente riportato alla dottoressa Matassa le risposte pervenute all’USI in tal senso, poiché già ci eravamo attivati per un confronto utile ad avviare una procedura di assorbimento di lavoratori. Ma questo è stato solo uno dei momenti di tensione dell’incontro”.
Diaco e Matassa in ogni modo si sono impegnati a trovare una soluzione di risarcimento per i dipendenti e di valutare anche cosa comporta, dal punto di vista di una penale, una sospensione “in autotutela” del bando che ancora non vede assegnatari.
Il prossimo incontro è stato fissato per il 20 dicembre per verificare la possibilità di avviare una collaborazione anche tecnica e di scambio di informazioni.
“Perché quello che abbiamo capito ieri è che, nonostante tutti i fax e le mail inviate agli Uffici ed ai Consiglieri della maggioranza in questi mesi, è mancata la lettura degli stessi!”, ha commentato, concludendo, la Monti.
Cosa resta del programma 5stelle
Come ha ben ricordato il sole24ore, Sinistra x Roma ha presentato un’interrogazione al Sindaco sul tema in quanto nello stesso programma dei 5stelle vi era l’impegno di “potenziare i canili comunali e la chiusura delle convenzioni con canili privati”. Tra gli altri punti programmatici, vi era quello di rilanciare l’Ufficio comunale Diritti Animali, l’abolizione delle botticelle, le dismissione del Bioparco e lo stop alla realizzazione dell’Acquario dell’Eur recuperando il progetto di “acquario virtuale”, seguiti dal potenziamento dei canili comunali e la chiusura delle convenzioni con canili privati e infine la stesura di un Regolamento comunale del verde urbano, che prevede più biodiversità e gestione delle specie animali problematiche con azioni di prevenzione incruenta.
Chissà se la giunta si ricorderà delle promesse e soprattutto dell’impegno dei lavoratori, evitando di mandare a casa delle famiglie e persone che si sono prodigate a portare avanti l’attività nonostante tutte le difficoltà. Di sicuro, la Giunta non può più rimandare il problema e dovrà affrontare il tema del riassorbimento del personale, forse non tutti i dipendenti, ma neanche rispettando il numero indicato nel bando, in quanto insufficiente per provvedere ai due canili, quello di Muratella ed Ex Cinodromo. Inoltre, la questione del randagismo è critica nella Capitale e la gestione dei canili dovrà sicuramente essere rivista, considerando che la Muratella che ha una capienza di 400 cani ne accoglie 600, mentre l’ex cinodromo con una capienza di 200 ospita solo 63 cani e un centinaio di cani sono stati trasferiti in una struttura privata convenzionata a dei costi che il Comune con una buona gestione delle strutture municipali potrebbe ridurre. Insomma, speriamo al più presto in una soluzione soprattutto per gli animali.
Per seguire gli sviluppi consulta la pagina Io me ne occupo .
Gli ex lavoratori invitano i cittadini ad inviare delle mail al sindaco e alla giunta per sostenere chi sta rivendicando dei diritti non solo al lavoro ma anche quelli degli animali, preservando i servizi attivi nel canile.
Il post con gli indirizzi mail
IL VIDEO DELLA PROTESTA
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