Il micio disperso sull’aereo, i membri dell’organizzazione umanitaria di Bangor stanno tentando di ricongiurlo con la sua famiglia
Una vicenda insolita e bizzarra che destato preoccupazione si è verificata nell’aeroporto di Bangor. Il protagonista è un adorabile gattino che sta vivendo un’avventura tutta particolare. Il felino si è ritrovato a bordo di un areo cargo e qualcuno sta cercando di riportarlo a casa. Ci riuscirà? Vediamo cos’è accaduto.
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Il felino si è ritrovato in volo all’aeroporto internazionale di Bangor giovedì notte che per poi decollare il venerdì mattina. L’aereo in questione era il C-17 Globemaster III partito dalla California che ha fatto una sosta in Colorado, per poi proseguire verso Bangor. Il felino è stato rinvenuto dietro alcune casse dai membri dell’equipaggio. Gli autori della scoperta sono convinti che sia rimasto lì durante tutto il volo o nel momento in cui l’aereo è atterrato a Bangor.
Il micino, una volta scovato, è stato condotto nell’ufficio di assistenza dove è stato riempito di coccole da Amy Quam, il direttore delle operazioni. Quest’ultimo ha affermato che non appena ha fatto una bella scorta di carezze, dopo un pò il micio si è rimesso in piedi. “Voleva solo ricevere amore” ha commentato Amy. Il tragitto del micio era diretto nell’organizzazione umanitaria di Bangor, dove ha percorso la bellezza di circa 3200 miglia.
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Per scovare il gatto, Quam ha adottato le strategie che avrebbero potuto rivelarsi tra le più efficaci da adottare. Allora ha cominciato a tracciare i suoi movimenti, chiedendo all’aeronautica militare il punto di partenza dell’aereo ma nessuno ha avuto idea di dove potesse essere finito. Tuttavia, non è l’unico che ha fatto tutto il suo meglio per ritrovare il micio sano e salvo. Anche Thibodeau si è impegnato, postando una foto del felino sulla pagina dell’aeroporto. I membri dell’organizzazione umanitaria hanno riferito di adottare la medesima strategia sui loro social media.
Tuttavia, nell’associazione di Bangor, Alicia Roussin ha dato delle informazioni importanti sul micio, dicendo che è provvisto di un microchip. Da tale constatazione è emerso che il felino ha una famiglia che lo attende da qualche parte. “Il nostro intento è quello di riunire la famiglia con il loro gatto” ha sottolineato Roussin.
La nostra speranza è che il micio possa trovare presto la sua famiglia e che la sua avventura rimanga solo uno spiacevole ricordo.
Benedicta Felice
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