Il girotondo degli orsi, la fantastica scena catturata da un fotografo in Finlandia. Stupore e bellezza si fondono in una cornice da fiaba
Catturare alcuni attimi non è semplice, specialmente quando si tratta di animali. Il fotografo Valtteri Mulkahainen è riuscito nell’impresa, immortalando le immagini di un gruppo di cuccioli di orso disposti a cerchio mentre fanno il girotondo. Il professionista ha afferrato il momento durante un viaggio in Finlandia orientale per lavoro. Giunto sul posto, si è imbattuto in una scena da sogno: una mamma e i suoi tre cuccioli si stavano rilassando intorno all’albero. Nulla di strano, potrebbe sembrare, se non fosse per l’inaspettato gesto compiuto dai piccoli animali. All’improvviso, si sono disposti a cerchio ed hanno cominciato a fare il girotondo, danzando.
La scena è stata talmente surreale che il fotografo alla vista del momento ha esclamato: “Sembrava che mi trovassi in una foresta magica, protagonista di una fiaba. Se gli orsi si fossero messi a cantare, probabilmente non mi sarei meravigliato perché la scena era davvero sbalorditiva.”
La scena afferrata dall’esperto è di sicuro rimarrà indelebile non solo nel cuore di tutti gli amanti degli animali ma anche in quello dei colleghi di professione. Finora infatti, nessuno è stato capace di immortalare un simile episodio e non sarà facile recuperarlo di nuovo, in futuro.
Gli orsi sono animali dotati di sensi molto sviluppati. I principali sono quelli dell’udito e dell’olfatto. Grazie ad essi hanno il merito di percepire la presenza del cibo anche a distanza si chilometri. L’olfatto inoltre, è utile soprattutto per la ricerca degli odori in campagna, dove l’impiego del naso è fondamentale. Inoltre, sono indispensabili anche le tracce olfattive riportate dal vento. La loro abilità è dovuta alla superficie di tessuto ricca di cellule olfattive la quale circa un cento volte superiore a quella dell’ essere umano.
Poi, in maniera del tutto sorprendente, grazie all’olfatto tali animali sono in grado di compensare l’ipovisione, una condizione di acutezza visiva molto limitata che consente di ottenere una maggiore informazione annusando l’aria. Dal punto di vista caratteriale solitamente sono animali schivi e riservati, tanto da essere celebri nei detti popolari o nelle similitudini che utilizzano il loro nome per riferirsi a persone poco socievoli e scontrose.
Tuttavia, la loro solitudine non è sinonimo di aggressività in quanto diventano tali, solo nel caso in cui si sentano minacciati o in pericolo. Nonostante ciò, adorano popolare i parchi che non frequentano, quando vanno in letargo, accuratamente preparato con fogli e ramoscelli nella loro tana.
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Benedicta Felice
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