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Il cucciolo legato e chiuso in un sacco di iuta: quei soccorsi che non arriveranno mai

Mileto, in provincia di Vibo Valentia, è purtroppo spesso al centro dei riflettori della cronaca per casi di maltrattamenti degli animali. A settembre è stato trovato un cane anziano, cieco, abbandonato in un bosco, precipitato in un torrente mentre nel mese di marzo, un volpino impaurito venne trovato impaurito sotto ad una macchina con una corda legata al collo e ad una zampa.

Sembra una prassi piuttosto diffusa sul territorio in quanto proprio in questi giorni è stato segnalato un altro caso simile nelle modalità, raccapricciante. Le volontarie della zona, che gestiscono la pagina Facebook Appelli a 4 zampe in memoria di Niky Poldo e Lulù e condividono le notiziesono intervenute per una segnalazione di un cane abbandonato all’interno di un sacco di iuta. Dopo un’intera mattinata passata a cercare il luogo in cui era stato avvistato il cane, grazie anche al supporto dei Carabinieri del Comando Stazione di Francica, il cucciolo è stato individuato.

Il povero animale non solo era stato chiuso in un sacco ma anche legato alle zampe, in modo che non potesse muoversi, condannandolo ad una morte certa e atroce se non fosse stato per l’intervento  dei volontari.
“Non abbiamo mai smesso di cercarlo. Eravamo certi che il cane dovesse trovarsi in quei luoghi ma le ricerche sono state molto complicate”, ha dichiarato una volontaria, raccontando che dopo aver cercato le autorità competenti, nessun veterinario era reperibile e per tanto sono state le stesse volontarie a dover intervenire.

Il cane era terrorizzato e risulta malnutrito mentre le corde avrebbero provocato dei taglie alle zampette con “fuoriscita di materia”, sottolineano i volontari. L’animale è ora affidato alle cure di un veterinario e mentre le volontarie hanno tenuto a ringraziare i Carabinieri per il sostegno e tutti coloro che hanno e stanno contribuendo alle spese mediche.

Tuttavia, emerge una nota polemica nei riguardi delle autorità competenti, sempre assenti in questi casi. Poche sono le realtà virtuose, soprattutto al sud della penisola, dove asl e comuni spesso non intervengono per le segnalazioni.

Ecco perché le volontarie hanno lanciato un appello: “Siamo pieni di cani e di emergenze continue, per favore non lasciateci soli”, per chiedere la collaborazione di tutti i cittadini responsabili e al contempo ricordare che oltre alla segnalazione a volte è importante intervenire personalmente per salvare gli animali in pericolo.

Purtroppo anche i volontari sono delle persone e non super eroi: “Ditemi voi come è possibile andar avanti così ! Perché noi non ne possiamo più !!!!!!! Non sappiamo più come affrontare le varie emergenze non sappiamo più come recuperare tutte queste tragedie !!!!!!!! Questo cagnolino era legato dentro quel sacco !!!! Spendiamo tutti i nostri risparmi , il nostro tempo e persino la nostra salute (e fidatevi che dal nervoso abbiamo mal di stomaco ) non possiamo far fronte alla vostra inciviltà da sole !, compriamo i vaccini paghiamo i vet curiamo i cani a nostre spese ! Fatevi un esame di coscienza ogni Tanto quando finite andate a quel paese . Dobbiamo metterlo in pensione ci costerà 5 euro al giorno ! Qualcuno può dare una mano ?”, scrivono in un post.

Per chi vuole aiutare le volontarie ecco il link della pagina Facebook

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