Il contatto visivo tra umano e cane scatena l’ormone dell’amore

Il contatto visivo tra umano e cane scatena l’ormone dell’amore

Cosa fa scoccare la scintilla che ci lega a un pelosetto? Lo dice la scienza: è il contatto visivo tra essere umano e cane.

contato visivo umano cane
(Foto Pixabay)

L’ormone dell’amore: quant’è bello quando si scatena! La nostra anima viene trasportata l’anima al settimo cielo, la gioia si diffonde e riempie i nostri cuoricini, facendo sembrare tutto attorno a noi più bello! Naturalmente, questo sentimento nasce anche tra umano e cane, ed è tutto merito del contatto visivo. Scopriamo le ragioni, svelate da un affascinante studio scientifico.

L’importanza del contatto visivo tra umano e cane

In gergo scientifico, l’ormone dell’amore si chiama ossitocina.

contatto visivo umano cane
(Foto Pixabay)

Questa sostanza viene prodotta dal nostro corpo provocando appunto degli effetti straordinari e fa nascere sentimenti meravigliosi nei confronti di un altro essere.

Molte volte ci capita di sentire delle frasi che diamo per scontate quando una persona parla del proprio cane, del tipo: “Quando mi guarda così mi fa sciogliere!”, oppure: “lo prenderei a morsi”. O ancora: “Con quella sua espressione, non riescono proprio a dirgli di no”.

Ebbene, spesso e volentieri dietro ai detti più comuni si celano delle verità universali.

In questo caso, un team di ricercatori giapponesi coordinato dall’Azabu University a Sagamihara ha condotto una ricerca che lo scorso aprile è stata pubblicata dalla rivista specializzata Science dedicata al sentimento di amore condiviso con i nostri amati zampe.

Le conclusioni dello studio? Il legame affettivo che si crea tra essere umano e cane è tutto merito del contatto visivo.

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Lo studio dell’Azabu University

Quello che lega la nostra specie ai cani è un amore travolgente, che ti fa perdere la testa, ti trascina a fare cose pazze come fermare le automobili lungo una via ad alto scorrimento, solo per poter salvare quella piccola anima in pericolo.

cosa fare se il cane ringhia
(Foto Adobe Stock)

Secondo i ricercatori, in realtà questo sentimento scaturisce dal contatto visivo che sia nell’umano che nel fedele compagno quattro zampe provoca un aumento dell’ormone dell’amore, facendo nascere un legame affettivo come quello tra una madre e il figlio.

Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno preso un campione di 30 cani, di cui 15 femmine e 15 maschi di ogni razza ed età, con i loro rispettivi proprietari (24 donne e 6 uomini), analizzando per 30 minuti il loro comportamento e le loro interazioni, visive, tattili o vocali.

Al termine dell’esperimento sono stati misurati i livelli di ossitocina nelle urine di umani e animali, confrontandoli con i valori registrati prima del test.

Così, è emerso che laddove vi è stato un contatto visivo più prolungato tra umano e cane, è aumentata la presenza di ossitocina nel cervello di entrambi.

Per accertare questo dato e verificare se vi fosse una relazione di causa-effetto, è stato condotto un secondo test nel quale è stato spruzzato l’ormone di ossitocina nel naso dei cani in presenza dei proprietari e di altre persone estranee.

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I cani di sesso femminile hanno risposto all’ormone dell’amore aumentando il tempo trascorso fissando lo sguardo del padrone e dopo 30 minuti l’ossitocina è aumentata anche nel cervello dei proprietari, dimostrando appunto l’effetto a catena.

Secondo i ricercatori questa “corrispondenza” si sarebbe sviluppata nei cani nell’arco dei millenni.

Non a caso, questo effetto non è stato riscontrato nei lupi allevati dall’essere umano. Il meccanismo d’amore tra uomo e cane si è dunque sviluppato ed evoluto nella storia attraverso la loro convivenza.

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