Il cane può andare al mare, l’interrogativo più richiesto nella stagione in corso. Le regole delle regioni tra divieti e concessioni
L’estate è arrivata e anche quest’anno, nonostante il periodo burrascoso che tutto il mondo sta attraversando, sorgono spontanee alcune domande in merito all’utilizzo della spiaggia. Di sicuro, quella che ha il primato su tutte è la seguente: “Posso andare al mare con il mio cane?” Un quesito semplice ma di fondamentale importanza per la stagione in corso. Vediamo insieme su quali regole si basa.
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Il cane può andare al mare, la richiesta più frequente in estate
Innanzitutto, è bene sapere che non esiste nessuna legge che vieta l’ingresso dei quattro zampe in spiaggia ma bisogna stare attenti a determinate regole comunali che possono non consentire la discesa nelle aree collocate in prossimità del mare oppure o sulla battigia. Tale decisione può avvenire solo se è supportata da precise motivazioni. Tuttavia, prima di sapere ciò, è bene sottolineare le norme emanate dal Governo messe in relazione con la pandemia da Covid-19. Come prima regola è necessario tenere ombrelloni e altri accessori ad essi connessi, quali lettini, tavolini e sedie distanziati tra di loro. In relazione a questo, è bene che ogni percorso sia separato da un altro per consentire l’uscita dalla struttura balneare. Tale norma infatti va di pari passo con il divieto di creare assembramenti e fare disinfezione con le aree comuni. Le cose cambiano invece, se le spiagge sono libere perché è la responsabilità di ciascun proprietario rispettare le regole. In tal caso, si consiglia la presenza di un sorvegliante che gestisca nel migliore modo la situazione, in merito al rispetto delle norme vigenti.
Per quanto concerne invece la presenza del cane, l’accesso è controllato dalle singole Regioni. Ognuna di esse infatti è caratterizzata da precise linee guida che è giusto conoscere, per il benessere di tutti. Tra queste, le regioni che non predispongono di regole per l’accesso ai quattro zampe sono la Liguria, il Lazio, la Sicilia e la Sardegna. Le prime non dispongono di una legislazione che ne vieta l’accesso ma bisogna rispettare le regole basilari in merito ai pelosetti sulle spiagge, quali il distanziamento e la sanificazione delle relative parti in comune. Il medesimo discorso vale per il Lazio dove sono disponibili anche delle spiagge che accolgono volentieri i quattro zampe. La mancanza di una legislazione precisa è presente anche in Sicilia e in Sardegna dove però bisogna affidarsi alle ordinanze comunali per alcune norme più specifiche. Attenzione però, perché in Sardegna se qualcuno porta il cane sulle spiagge non attrezzate, rischia una sanzione che va dai 100 ai 1000 euro. E’ dunque opportuno informarsi sulle bau beach più attrezzate del territorio.
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Le regioni “Pet friendly” e quelle no, differenze e analogie
Le regioni per le quali invece è prevista una proibizione è la Toscana che non ammette neanche animali al guinzaglio, seguita dal Molise e dalla Basilicata. In particolare, riferendoci a tali regioni, analizziamo ciascun singolo caso. Il Molise è la Regione dove è strettamente vietato far approdare qualsiasi animale sulla spiaggia dal 1° maggio al 30° settembre. “L’eccezione concerne le unità cinofile di salvataggio e i cani guida per i non vedenti“. Tuttavia, è bene precisare che i Comuni dispongono di precise aree attrezzate dove i padroni possono far permanere Fido. Il divieto di accesso riguarda anche la Basilicata che include invece gli esemplari di taglia medio-piccola e i cani da salvataggio attrezzati di brevetto. Al di là di queste, le restanti regioni sono ritenute “pet friendly”. Rientrano in tale categoria, l’Abbruzzo, la Calabria e l’Emilia Romagna. Tra quest’ultime dal 30 maggio è in vigore una legge che individua precise aree che consentono l’ingresso ai quattro zampe. Marina di Ravenna, Casalborsetti, Lido di Classe, Lido Adriano, Marina Romea, e Lido di Savio. Le norme cambiano per quanto riguarda l’accesso alle spiagge libere. In tal caso, potranno fare il loro ingresso gli esemplari privi di pulci o zecche, quelli iscritti regolarmente all’anagrafe canina, al guinzaglio e che abbiano un comportamento adeguato al luogo.
Le regioni che invece, si collocano per così dire nel mezzo delle norme, sono la Puglia e la Campania. La Puglia permette l’accesso solo ai cani accompagnati regolarmente dal loro padrone e che si occupino di rispettare le norme vigenti. La Campania invece è dotata solo di quattro strutture che garantiscono l’accesso ai pelosetti. Differente da tutti il caso del Veneto, nel quale, ciascuna struttura viene attrezzata viene gestita privatamente mentre per accedere nella spiaggia libera è necessario prenotarsi tramite un’apposita app.
Dunque, prima di portare al mare Fido è utile informarsi sul regolamento emanato da ciascuna regione. Al riguardo, l’ENPA ha diffuso un sentito appello affinché Fido possa accedere a maggiori strutture balneari, evitando così ogni forma di abbandono.
Benedicta Felice