Il cane ha un piccolo difetto. La padrona ricorre alla chirurgia estetica

Il cane ha un piccolo difetto. La padrona ricorre alla chirurgia estetica

Un cucciolo di Jack Russell acquistato da una famiglia per far piacere al figlio. Fino a questo punto niente di anomalo se non fosse che, crescendo, il dolce esemplare presentava un difetto: ovvero le sue orecchie restavano dritte e non scendevano vero il basso, con la classica piega tipica della razza.

La madre e proprietaria del cane non accettava questo fatto che le avrebbe impedito di far partecipare l’animale ai concorsi di bellezza oppure di guadagnare con gli accoppiamenti. Quando il cagnolino è stata abbastanza grande, la donna di 37 anni, di nazionalità russa, ha così deciso di rivolgersi ad un veterinario per una chirurgia estetica dopo che aveva provato diversi metodi per far scendere le orecchie del suo jack russell come ad esempio legando alle orecchie dei piccoli pesi realizzati con delle monete oppure applicando della colla.

Inizialmente il veterinario ha cercato di farle cambiare idea: “I veterinari hanno cercato di convincerci a non farlo, ma noi eravamo e siamo del parere che sia più estetico in questo modo”, ha confidato la donna in un’intervista rilasciata ai media locali russi.

Alla fine, il veterinario ha ceduto alle richieste della donna e con un’operazione chirurgica ha danneggiato la cartilagine delle orecchie in modo che avessero la piega in base ai criteri di selezione della razza ammessi ai concorsi. Ovviamente, il caso raccontato dalla rivista Life in russo, ha sollevato lo sdegno di molti utenti che hanno aspramente criticato la donna, accusata di crudeltà nei riguardi dell’animale. Di certo, si tratta di una vicenda che ci porta a riflettere sul perché molte persone accolgono un animale in casa, non sempre per amore, ma a volte per speculare sulla sua pelle. In ogni caso, il problema riguarda un fenomeno molto più esteso per cui alcuni anni fa esplose la moda della chirurgia estetica un po’ in tutto il mondo, tra Usa e Corea del Sud dove tra l’altro i veterinari lanciarono un’allarme sull’aumento delle richieste di interventi mirati ad uno scopo superfluo e non riparatorio come ad esempio nei casi di cani sfigurati dopo un incidente.

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