Il cane eroe della corsia, il Golden Retriever che ha fatto migliorare il piccolo Oscar affetto da un tumore al cervello. I progressi sono stati istantanei
Una vita segnata dal dolore, fin da piccolo. La più terribile delle malattie, un tumore al cervello, a soli tre anni. Oscar Haskell ha dovuto affrontare e deve fare i conti con tutto questo, sfoderando, già da piccolo, tutto il coraggio che occorre per sfidare la malattia nel migliore dei modi. La sua forza però non sarebbe stata abbastanza senza l’aiuto di Leo, un Golden Retriever utilizzato nell’ospedale come cane da Pet therapy. Il suo stato di salute versava in gravi condizioni: aveva il battito cardiaco accelerato e i medici hanno avvisato la madre delle pochissime speranze a disposizione. Quando Leo ha incontrato il piccolo, tutto è magicamente cambiato.
E’ bastato un attimo, di quelli che il bambino e i suoi genitori ricorderanno per tutta la loro vita. Leo ha appoggiato la zampa sulla mano di Oscar ed è successo qualcosa di totalmente miracoloso. “La frequenza cardiaca del piccolo è diminuita. Finora, Oscar non era riuscito a muovere il viso ma con il quattro zampe è stato capace di abbozzare un sorriso. Il suo gesto, ha fatto emozionare i medici della terapia intensiva. Sembrava un miracolo.” ha affermato commossa la mamma del piccolo che aggiunge: “ Se non fosse stato per Leo, mio figlio si sarebbe lasciato andare. Tra i due è nato un legame fortissimo al punto tale che Lindsey, la sua conduttrice ha riferito che per portare il cane a casa ha dovuto trascinarlo perché avrebbe voluto dormire al suo fianco.”
Parole che evidenziano quanto sia stata grande l’unione e la profonda amicizia che si è venuta a creare tra i due. Dal momento in cui Leo e Oscar si sono incontrati, il piccolo guerriero ha manifestato segni di miglioramento nonostante gli sia stata diagnosticata un’encefalomielite acuta disseminata. Tuttavia, al di là di questo, riesce a condurre una vita normalissima. I suoi miglioramenti sono stati possibili non solo grazie al supporto dei medici e dei suoi familiari, ma soprattutto per merito del cane che gli ha consentito di muovere i primi passi durante la sua riabilitazione.
Leo è solo uno dei tanti amici a quattro zampe che ogni giorno mettono in atto dei veri e propri miracoli in corsia. Anche le situazioni più gravi per mezzo del loro aiuto riescono a trasformarsi e a migliorare, andando contro ogni “limite” razionale visto dalla medicina. “Se siamo in grado di donare qual pizzico di magia che regala il cane, è davvero stupefacente. Il loro sorriso è tutto per noi. Si tratta di mantenere nel piccolo paziente un processo positivo. I cani non sono in grado di persuadere o ingannare. Sono semplicemente un ponte tra il team sanitario e il bambino.” hanno affermato i medici.
Pertanto, in vista dei motivi sopra citati, è stato istituito il Premio “Friends for Life” al Crufts 2020 di Birmingham che decreterà il vincitore come migliore amico dell’ospedale pediatrico di Southampton. Un’iniziativa lodevole che premia gli eroi con la coda della sanità.
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Benedicta Felice
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