Dopo una vita rinchiuso in un recinto piccolissimo in un cortile il cane è stato finalmente liberato.
La storia di Mingo un meticcio simile al golden retriever è molto triste, il grosso cagnolone quasi per la metà della sua vita era stato confinato in un recinto piccolissimo dal suo crudele proprietario.
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Libertà dopo una vita di reclusione per Mingo
Il cane a 8 anni era stato privato non solo della libertà, ma anche dell’affetto dei giochi e della possibilità di sgranchirsi le zampe, il più delle volte il povero cane confinato, era anche lasciato senza acqua, da solo in un posto piccolo e stretto dove si stava spegnendo lentamente senza aver mai provato l’amore e l’affetto di un’umano che gli volesse bene.
Per salvare questa povera creatura indifesa dalla gabbia che lo costringeva a questa vita terrificante molti volontari di gruppi animalisti si erano recati dalle autorità per far si che il cane tornasse libero senza ottenere alcun risultato.
Così alcuni membri della PETA hanno deciso di intervenire autonomamente, fornendo al cane acqua, cibo, giochi e una nuova cuccia. Per i sette lunghi anni di reclusione i volontari l’hanno avvicinato e coccolato senza il permesso del proprietario crudele che continuava a tenerlo nel recinto.
Con il passare degli anni le condizioni di salute del cane hanno iniziato ad aggravarsi portando finalmente il proprietario di Mingo a fare la cosa più giusta per lui, e permettendo quindi ai volontari PETA di portare via da quel triste e angusto luogo il cane di ormai 15 anni.
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Finalmente una casa per Mingo
Nonostante la sua età il cane sembra essere praticamente rinato, nonostante le sue condizioni di salute Mingo è libero, il cane infatti è affetto dalla filariosi cardiopolmonare e i veterinari suppongono ce abbia anche un tumore al fegato allo stato iniziale, ma da quando è finalmente uscito da suoi inferno personale, il cane è tornato a vivere.
Attualmente Mingo è in affidamento a uno dei volontari che gli ha salvato la vita, che al posto di un recinto piccolo e freddo gli ha regalato una casa accogliente e calda fornita di un divano e un tappeto dovo a quanto riferito ama rotolarsi
In un comunicato stampa la vicepresidente della PETA Daphna Nachminovitch ha infatti dichiarato :
“Mingo sta assaporando ogni secondo della sua nuova vita e ora riceve la gentilezza e il rispetto che le è stato a lungo negato come un solitario ‘cane esterno'”. “Ci sono innumerevoli altri cani come Mingo ancora là fuori, e PETA incoraggia le persone premurose ad aiutarli spingendo per leggi che proibiscono di tenere i cani in gabbia o incatenati all’aperto, da soli e dimenticati”.
L.L.