Il cane corre in sua direzione seguito dalla padrona che urla “spara”.
Una storia alquanto irreale che poteva trasformarsi in una tragedia. A raccontare la vicenda, un utente sulla piattaforma d’imgur con il nickname di AKghandi.
L’uomo di professione consegna le pizze in una cittadina dell’Alaska. Durante un turno, di notte, AKghandi era armato per effettuare le consegne. Quando si avvicina ad una casa, per portare una pizza, vede un cane correre all’impazzata in sua direzione, seguita da una donna che urlava “Spara!”.
Disorientato, non sapendo cosa fare, AKghandi estrae l’arma da fuoco. Tuttavia, mentre il cane gli si stava avvicinando si rende conto che l’animale non sembrava affatto aggressivo. Al contrario, il cane si è avvicinato a lui scodinzolante, annusandogli le gambe.
A quel punto AKghandi si è reso conto che il cane non era cattivo e dopo qualche secondo è stato raggiunto dalla proprietaria che dopo aver recuperato il cane ha ringraziato l’uomo, scusandosi per il disturbo. AKghandi tuttavia non si spiegava perché la donna non avesse accennato a quanto aveva urlato poco prima, intimandolo di sparare.
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Solo dopo, l’uomo ha capito il suo errore. La donna allontanandosi da AKghandi, tornando verso casa, ha rimproverato il suo cane chiamandolo per il suo nome “Shooter”, ovvero “spara”. L’uomo aveva frainteso. In realtà la donna non stava chiedendo all’addetto alle consegne di sparare sul cane “shoot her” bensì stava richiamando l’animale, cercando di fermarlo “Shooter”.
Nomi adatti ai cani
Per fortuna, AKghandi ha avuto la prontezza di attendere prima di estrarre l’arma, scongiurando il dramma. AKghandi aveva riconosciuto il comportamento dell’animale, cogliendo i segnali che non erano aggressivi.
Una storia fortunatamente a lieto fine che a differenza di altre vicende non ha avuto un tragico riepilogo.
Un chiaro esempio di quanto sia importante il nome che si sceglie per il proprio cane. Evitando in tal modo, fraintendimenti o di mettere in imbarazzo le persone chiamando l’animale in un luogo pubblico.
In questo caso, il cane poteva rischiare la vita a causa del suo nome.
C.D.