Il cane abbaia i padroni trovano un cartello intimidatorio
Una scritta intimidatoria trovata affissa sulla porta di casa. La proprietaria di un cane residente nella zona di Montecelso a Fossombrone è rimasta scioccata, leggendo le poche righe lasciate da un vicino.
Un cartello con la scritta “Se il cane abbaia ancora alle 6 ci penso io” lasciato sulla porta dell’abitazione. Sul retro, è stato anche scritto il nome del cane “BEA” seguita da “avete rotto il c…”.
“Sarà pure successo qualche volta, ma molto raramente, che il cane abbia abbaiato alle sei del mattino ma arrivare a tanto mi ha letteralmente sconvolta tanto che a voce alta ho cercato di far capire a quanti mi hanno ascoltato magari dall’interno delle loro case che questo non è il modo di fare e che sarebbe stato molto più rispettoso ed educato far presente con le dovute maniere che il cane dà fastidio anche se non capisco onestamente in che modo. Con le buone maniere è possibile trovare sempre una soluzione. Arrivare a tanto però non può essere accettato. Siamo di fronte a minacce vere e proprie che fanno perdere la serenità a tutta la famiglie e alle persone che vivono qui”. Ha dichiarato la padrone dell’animale, interpellata dai quotidiani locali.
La donna ha così deciso di presentare una denuncia contro ignoti affinché sia identificato l’anonimo autore. Purtroppo in diversi casi, i cani sono stati vittime di crudeltà perché abbaiavano. Persone insofferenti che anziché premiare il dialogo hanno fatto del male all’animale. Tra i padroni che puniscono il cane con il collare elettrico per farlo smettere ai vicini che hanno addirittura ucciso il cane che abbaiava.
Quello che emerge dai questi casi è la mancanza di dialogo, di buon senso e di rispetto.
La legge non vieta al cane di abbaiare. Al contrario è un diritto dell’animale. Tuttavia, se il cane abbaia in determinati orari si potrebbe trattare di disturbo della quiete pubblica ed è responsabilità dei padroni farlo smettere pena una sanzione.
Se il cane abbaia in modo insistente, con latrati e guaiti, o, in altro modo, in alcuni orari come nella notte il tema diventa di rilievo di incolumità pubblica. Il padrone può andare incontro a sanzioni amministrative e potrebbero anche essere diffidati ad allontanare l’animale. Il sindaco può ordinare il sequestro degli animali, il loro ricovero a spese del contravventore.
In linea di massima, il cane potrebbe disturbare la quiete pubblica negli orari che vanno dalle 22h alle 7h del mattino.
Trattandosi di un istinto dell’animale, sono i padroni responsabili e chiamati a rispondere in quanto hanno il dovere di far smettere l’animale di abbaiare.
Leggi anche–> Quando il cane abbaia troppo: perchè lo fa e come calmarlo
C.D.
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