Il camaleonte attaccato all’auto, un episodio insolito e particolare che ha fatto sorgere dei dubbi sulla provenienza dell’animale
E’ rimasto aggrappato al paraurti di un’auto ma fortunatamente è stato salvato. L’auto viaggiava lungo la superstrada Firenze-Pisa-Livorno e la sua presenza è stata notata proprio dall’automobilista che guidava il veicolo al quale l’animale è rimasto ancorato. Ecco com’è andata la vicenda.
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L’insolita scoperta è avvenuta quando l’automobilista si è fermato su una piazzola di sosta collocata poco prima dello svincolo di Lavoria in provincia di Pisa. Lì ha effettuato il ritrovamento, insospettito anche dagli altri automobilisti che gli hanno segnalato di prestare attenzione. Il conducente, originario di Bologna, non sapeva da dove provenisse l’animale e non ha potuto fornire informazioni utili ai vigili dei fuoco. L’animale è stato condotto in caserma ed è stato affidato alle cure di un veterinario che ha riferito di averlo trovato in ottime buone condizioni di salute. Il conducente sarà rimasto sicuramente sorpreso del rinvenimento poiché i camaleonti sono animali che solitamente popolano le zone calde che variano dalle foreste pluviali ai deserti. Il loro habitat è situato in Africa, in alcune parti dell’Europa meridionale, in Asia minore, nel Medio Oriente, nella Penisola Arabica, nello Sri Lanka e nell’India. Posti molto lontani dall’Italia che fanno sorgere dei dubbi su come sia giunto in quella zona.
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L’aspetto ancora più sorprendente è che i camaleonti si classificano come specie arboree che vivono bene nei cespugli, nell’erba o nella lettiera delle foreste. Dal punto di vista abitudinario si classificano come animali diurni, attivi al mattino o nel tardo pomeriggio. Caratterialmente sono animali piuttosto solitari, potenzialmente aggressivi verso i loro simili. I camaleonti hanno un’andatura molto lenta che cercano di diventare molto veloci se vengono inseguiti da qualche predatore ma diventano immobili se avvistano una preda di passaggio. La loro alimentazione si basa esclusivamente su insetti come locuste, mantidi e grilli. Un aspetto che confuta le false opinioni sul fatto che i camaleonti si cibano delle mosche. Tuttavia, anche se in minoranza, in Africa ci sono delle specie che si nutrono di gruppi di mosche che infastidiscono gli insediamenti umani. Inoltre, alcune specie riescono a mutare il colore della pelle non per un processo di mimetizzazione bensì per determinati stati emozionali o condizioni fisiche e fisiologiche. In aggiunta, un altro fattore responsabile del cambiamento del colore riguarda il cambiamento di temperatura e delle condizioni di luce.
Benedicta Felice
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