La Cina cerca di voltare pagina in materia di maltrattamento animali. Il Ministero dell’Educazione cinese ha infatti invitato gli istituti scolastici a intodurre a partire dal 2018, il benessere degli animali come materia scolastica.
Troppa violenza e scarsa di empatia nei riguardi dei compagni a 4zampe hanno portato le autorità ad individuare una strategia per sdradicare una mentalità arcaica. Antiche tradizioni per cui gli animali, anche quelli da compagnia sono spesso considerati come alimenti. Ma non solo. Nell’usanza asiatica, la carne di cane sarebbe migliore se l’animale soffre prima di muorire.
Una violenza gratuita e un tipo di crudeltà che non può più essere ammesso. Ecco perché, le autorità hanno deciso di cambiare l’approccio nei riguardi degli animali, cominciando dalle nuove generazioni.
Al rientro scolastico, nel mese di settembre 2018, gli studenti potranno partecipare ad un modulo opzionale che avrà come materia il benessere e la tutela degli animali.
Secondo quanto viene sottolineato saranno insegnati argomenti di etici, le leggi in materia di benessere degli animali domestici, selvatici o da reddito.
I moduli dovranno essere svolti anche sul campo. Per cui gli studenti saranno portati dagli insegnanti a visitare i rifugi, le fattorie o gli allevamenti per imparare a rispettare gli animali.
“La Cina ha compiuto un passo estremamente significativo che speriamo possa ispirare altri paesi. Non conosco altre situazioni dove a livello nazionale venga insegnato a scuola il benessere degli animali”, ha commentato Dave Neale, direttore del Animals Asia’s Welfare.
“Riteniamo che ciò indichi un crescente impegno delle autorità cinesi a ridurre la sofferenza degli animali aumentando la consapevolezza, attraverso l’educazione, del valore e dell’importanza del benessere degli animali”, ha poi aggiunto Neale, concludendo: “Non vediamo l’ora di sostenere questa iniziativa pionieristica in ogni modo possibile”.
La Cina si rivela un paese delle contraddizioni dove negli ultimi anni sono aumentati gli animali domestici nelle famiglie. Al contempo, nel paese del sol levante permangono tradizioni barbare come il festival della carne di cane o le fattorie di bile.
Un paese sotto ai riflettori delle campagne animaliste sul quale si sono concentrate le inziative delle organizzazioni internazionali per sensibilizzare la popolazione sul tema della dignità degli animali.
Eventi come il festival della carne di cane di Yulin hanno mostrato il volto peggiore di una grande nazione. Tuttavia, come disse Mahatma Gandhi, “la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”. Pratiche crudeli non possono più essere tollerate per una crescita civile.
Un traguardo importante per la Cina che sembra accogliere le richieste delle organizzazioni come la Humane Society. Infatti, da diversi anni, molte organizzazione promuovono progetti di sensibilizzazione in collaborazione con le associazioni animaliste locali.
Un esempio che dovrebbe essere applicato anche nei paesi cosidetti “civili”. Troppa violenza negli allevamenti e nei macelli ma anche casi di maltrattamenti di animali nelle abitazioni private. Anche i paesi europei dovrebbero introdurre questa materia a scuola, avvalendosi di persone qualificate.
Come hanno più volte evidenziato studi rilevanti, i maltrattamenti e la violenza sugli animali è indice di persone pericolose anche per la società.
Insegnare la compassione e il rispetto per gli animali significa educare le persone all’empatia e contribuire a creare una società civile e responsabile.
C.D.
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