Il beagle salvato nel porto di Palermo, rilasciato per strada dalle autorità

Il beagle salvato nel porto di Palermo, rilasciato per strada dalle autorità

beagle

Non è “Pollon combina guai” ma quasi. Un simpatico cagnolino ha rischiato di annegare nel molo Vittorio Veneto di Palermo se non fosse stato per il pronto intervento dei vigili del fuoco interpellati dagli operatori portuali. In pochissimo tempo, il Nucleo sommozzatori si è calato nelle gelide acque per recuperare l’animale caduto in acqua.

Il cane, evidentemente spaventato e provato dalla brutta avventura, è stato subito soccorso sul molo e avvolto da una coperta termica per poi consegnarlo al veterinario di turno. Tuttavia, come denuncia l’Ufficio garante dei diritti animali (UGDA), l’esemplare, di razza beagle, sarebbe stato visto nuovamente la sera stessa nei pressi del molo. Il cane dopo essere stato trasferito al canile, è stato di nuovo riportato presso la caserma dei vigili del fuoco. Da là, sarebbe scappato e ritornato nella zona del porto. Il caso ha però sollevato la polemica degli animalisti volontari a Palermo che ha sottolineato come il Comune si sia disinteressato.

“C’è da sperare che non ricada di nuovo in acqua. Lanciamo un appello a chiunque lo veda, bisogna assolutamente portarlo via da quel posto”, ha dichiarato Laura Girgenti, la quale tra i commenti su Facebook ha spiegato che “i vigili del fuoco lo avevano messo in un recinto fatto da loro per custodire il cane in attesa che il Canile lo andasse a prendere”.

“Invece, come al solito, pare che dal Canile non hanno autorizzato l’intervento e dopo molte ore il cane è riuscito a scappare”, ha poi aggiunto la volontaria.

Salvatore Libero Barone, sempre in prima linea a Palermo, ha invece diramato un appello per recuperare il cane: “Il Comune di Palermo si è rifiutato di intervenire e stasera il canetto, che era dentro la Caserma, è riuscito a scappare e ora si trova fuori dal Porto …i volontari lo stanno cercando, ma sfreccia! Ultimo avvistamento, via montepellegrino!
Se non viene recuperato finirà asfaltato, non ha il minimo senso del pericolo!”.

In base alle indiscrezioni, il cane sarebbe comparso da due mesi in un’area a ridosso del porto, nei campi sportivi. Un nuovo caso di abbandono emblematico che mostra la crudeltà e il senso di smarrimento di un povero animale, forse in cerca di cibo o di contatto con le persone, recandosi sul molo.

In ogni modo, la parola “vergogna” di fronte all’indifferenza delle amministrazioni locali è sempre più ricorrente.

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