Sono stati individuati i quattro criminali che, lo scorso 24 giugno a Sangineto, in Calabria, hanno acchiappato, impiccato e ucciso a bastonate un povero randagio, un meticcio bianco, chiamato Angelo, riprendendo tutta la scena che hanno poi condiviso sul web. Il 21 luglio, associazioni, cittadini e volontari hanno manifestato per le piazze del paese, chiedendo giustizia per quel cane, morto per atroci sofferenze.
Stando a quanto riferiscono i media, i quattro ragazzi sono stati individuati al termine di un’indagine condotta dai Carabinieri, che adesso dovranno rispondere innanzi al Tribunale di Cosenza del reato di “uccisione di animali” in concorso.
Il Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali Onlus ha deciso di denunciare i quattro giovani per poter seguire interamente il processo.
Un caso emblematico e rappresentativo di un fenomeno esteso nel sud della penisola, dove i randagi sono ogni giorno vittime della violenza e crudeltà umana. Ci si chiede quale sia l’istinto di un persona che si diverte a trovare piacere nel torturare e uccidere una povero bestiola indifesa, filmando tutta la scena per poi vantarsi di un crimine di questo genere.
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