L’ibrido tra un cavallo e una zebra
Gli incroci tra diverse specie sono possibili e richiedono solo alcune accortezze. Come ad esempio, il mulo che deriva dall’incrocio tra un asino stallone e una giumenta.
Tra i diversi ibridi più sorprendenti in natura, come i ligre tra leone e tigri, esiste anche lo zebroide (o zebrallo).
Si tratta di un ibrido che nasce dall’incrocio tra un cavallo e una zebra e che ha non solo caratteristiche morfologiche che riprendono sia quella del cavallo che della zebra ma anche comportamentali e genetiche.
Come tutti gli ibridi lo zebroide è sterile, ovvero non si può riprodurre. Tuttavia, può nascere sia dall’incrocio tra una giumenta e una zebra maschio che viceversa tra l’incrocio di uno stallone cavallo con una zebra femmina.
Oltre a questo tipo d’incrocio, esiste quello tra una zebra e un asino dal quale deriva un ibrido chiamato zonkey.
L’ibridazione può anche verificarsi tra un pony e una zebra e in tal caso si avrà uno zony.
L’ibridazione tra un cavallo e una zebra nasce all’epoca della guerra del Sud Africa, nel XIXI secolo, quando i Boeri usarono l’ibrido con il pony per trasportare le armi. Un esemplare fu catturato dalle forze britanniche e presentato al re Edoardo VII da Lord Kitchener, e fu fotografato da W.S. Berridge. Il primo ad incrociare sistematicamente zebra e cavallo per studio scientifico fu Cossar Ewart. Nelle “Origini delle specie” (1859), lo stesso Charles Darwin menziona gli zebroidi.
L’aspetto dello zebroide è quello di un equino con le striature, tipiche della zebra.Tuttavia, le zebrature non sono presenti su tutto il corpo, ma appaiono solo in alcune zone, come gli arti, il collo o il posteriore. Inoltre, l’incrocio provoca alcune forme di nanismo.
Per l’incrocio viene spesso utilizzato un cavallo con un unico colore, in modo da ottenere un manto zebrato più uniforme. Infatti, il colore del manto dei cavalli deriva da fattori genetici per cui l’incrocio con cavalli pezzati potrebbe originare strane policromie nello zebroide.
Tra le altre combinazioni, quella della “zebra dorata”, creata per avvicinarsi al quagga, una sottospecie di zebra di pianura che si è estinta nel XIX secolo a causa dell’uomo.
Si ottiene dall’incrocio di una zebra con un cavallo dal manto baio o color castagno.
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C.D.
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