I cani poliziotto, a Milano la loro abilità gli ha permesso di sgominare una banda di pusher intenti a far aumentare il piccolo spaccio
Dal milanese, un’operazione antidroga davvero efficace. Il merito? E’ dei due cani poliziotto, Labor e Wotan, che sono riusciti a sgominare un banda di pusher al Parco Sempione della città meneghina. I quattro zampe si sono rivelati abili nell’incutere timore agli spacciatori, i quali alla loro vista, hanno gettato la droga che avevano con sé per aumentare il piccolo spaccio. Grazie all’operazione dei due animali, gli agenti hanno raccolto quattro etti di stupefacente, senza denunciare nessuno.
Infatti, pur senza denuncia, sono stati sequestrati 18 involucri di marijuana dal peso di 248 grammi, insieme ad altri 7 contenenti 137 grammi di hashish e uno avente al suo interno un grammo di cocaina. La raccolta del materiale illegale è stata effettuata tutta in via Shakespeare al ridosso della Triennale. I cani hanno dimostrato di avere un’ottima capacità di scovare il “bottino” ricercato, essendo in grado di trovarla anche nei luoghi più impensabili e celati all’occhio umano. La droga infatti, era nascosta da un uomo nei calzini e in varie parti, dietro i cespugli. Un’attività dunque che richiede una precisa qualità la quale può svilupparsi al meglio in seguito ad una precisa ed efficace operazione di addestramento, indirizzata alla ricerca di oggetti o persone pericolose.
L’addestramento di un cane poliziotto è composto da una serie di espedienti che necessitano di tempo per giungere al risultato desiderato. La prima attività, indispensabile per il corretto svolgimento del ruolo affidato al quattro zampe, è far ritenere l’addestramento un gioco, per motivarlo. Rientrano nell’eccezione, soltanto le operazioni concernenti l’antiesplosivo, per i quali come motivazione primaria è previsto il cibo. In tal modo, si verifica il processo chiamato “condizionamento operante” che riguarda la reazione del cane ad uno stimolo di attesa chiamato ricompensa. Infatti, nelle operazioni antidroga, il gioco e l’odore sono due elementi collocati alla base dell’addestramento. Naturalmente, il cane antidroga è giocherellone e nello stesso tempo, è necessario che mostri un atteggiamento possessivo per conquistare una pallina o un fantoccio. Poi, i giochi vengono nascosti in posti quali la carrozzeria, i sedili delle autovetture e i mobili. Pertanto, è proprio all’interno di una pallina o in un altro gioco nel quale la droga viene inserita. In tal modo, ciò che per il cane si configura come un gioco per il conduttore rappresenta il successo dell’operazione.
Il secondo espediente , l’odore, viene utilizzato per la ricerca delle persone e per il soccorso pubblico. Per queste occasioni infatti, il cane deve individuare la persona scomparsa, annusando in aria o per terra il suo odore. Tuttavia, è fondamentale che il quattro zampe non venga distratto da altri odori, ed è in relazione di ciò che deve camminare su terreni diversi come la sabba, i boschi o le macerie. Qui, si colloca il fatto che gli animali vengono lasciati liberi di agire e sono localizzati dal conduttore mediante un campanellino. Tuttavia, ciò non basta, in quanto la riuscita dell’impresa dipende molto dal legame che si viene a creare con il conduttore.
L’addestramento è un’attività seria, che richiede impegno, passione e sacrificio. Il buon risultato dipende anche dall’affetto che il conduttore nutre e dimostra nei confronti del cane.
Complimenti a Labor e Wotan per il loro lavoro e in bocca al lupo a tutti i cani poliziotto per le loro imprese!
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B.F.
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