I cani bagnino, un ruolo che apporterebbe innumerevoli vantaggi alla corretta gestione delle spiagge insieme all’allontanamento del virus
Una proposta che pensa a garantire alle persone la sicurezza in spiaggia senza correre il rischio di incorrere in eventuali contagi da Covid-19. E’ il progetto della Scuola Italiana cani salvataggio che rende i cani pronti per fare i bagnini nelle spiagge italiane. Mancano ancora due mesi all’inizio dell’estate ma si stanno studiando già da ora le iniziative che siano in grado di tenere i cittadini al riparo dal coronavirus.
L’ente citato ha lanciato il progetto in accordo con la Guardia Costiera mettendo a disposizione sia i cani che i conduttori in modo del tutto gratuito. La possibilità di rendere i cani presenti sulle nostre spiagge garantisce un’attività di salvataggio e sorveglianza attiva che consente di riportare a riva le persone. Ciò è possibile anche grazie all’imbragatura galleggiante, ai baywatch e alle cinture di salvataggio, strumenti indispensabili per la corretta esecuzione delle operazioni. In questo modo non solo si presta attenzione alla vita delle persone ma anche alla loro salute, non esponendole al rischio contagio, dato che i cani non trasmettono il virus. Oltre a questi aspetti primari, verrà dato maggiore spazio al personale degli stabilimenti balneari i quali potranno occuparsi di altre attività relative alla sicurezza della spiaggia. Alcune di queste attività riguardano l’istallazione e l’eventuale funzionamento di termo scanner agli ingressi, la sanificazione di sdraio e lettini e gli ombrelloni a distanza gli uni con gli altri. Oltre a ciò, i quattro zampe potranno dare un considerevole contributo anche per l’apertura delle spiagge libere, offrendo un sostegno pratico alle amministrazioni pubbliche che si trovano sotto pressione in una simile situazione di emergenza.
Una circostanza sottolineata anche da Salvo Gennaro presidente della sezione toscana della Scuola salvataggio cani: “Attualmente, il problema della presenza degli operatori di salvataggio continua a persistere, nonostante fosse presente già prima della pandemia. Dunque possiamo affermare che i cani bagnino non rappresentano un rimedio universale ma grazie al loro aiuto, si può fare molto.”
Parole utili che fanno ben sperare sul supporto che tali cani sono in grado di conferire alla corretta gestione dell’emergenza da coronavirus, in vista della prossima estate. Ovviamente, ciò si configura ancora come una proposta ma dimostra quanti benefici siano in grado di apportare alla nostra vita i cari quattro zampe.
E voi, cosa ne pensate?
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Benedicta Felice
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