Dopo la lieta notizia rimbalzata sui quotidiani di tutto il mondo riguardo al salvataggio dei tre cuccioli rimasti intrappolati tra le macerie dell’Hotel Rigopiano in Abruzzo, i soccorsi hanno continuato a scavare, mentre aumentava tragicamente il numero delle vittime.
Tra queste, quelle del terzo pastore abruzzese del proprietario della struttura, una femmina di nome Neve.
Fin dall’inizio della tragedia, un’utente aveva condiviso un appello, segnalando che all’interno della struttura vi erano sette cani, tra i quali dei cuccioli. I primi ad essere stati ritrovati, la coppia Lupo e Nuvola che fortunatamente erano riusciti a mettersi in salvo scendendo a valle. A distanza di qualche giorno, sono stati invece estratti vivi tre cuccioli, “un raggio di luce in mezzo a tanto dolore” per i volontari impegnati nelle difficili operazioni di soccorso.
Purtroppo, il terzo cane adulto, la femmina di nome Neve che mancava all’appello è stata trovata morta tra le macerie con le altre 29 vittime.
In un post, uno dei carabinieri impegnati nei soccorsi di questi giorni, ha confermato ieri sera che “Neve è stata estratta e NON ce l’ha fatta”. E’ il triste annuncio comparso su Facebook.
La pagina dell’Hotel Rigopiano, proprio in queste ore, ha cambiato copertina, inserendo la foto di Neve, il pastore simbolo dell’Abruzzo e della sua tragedia.
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