Un pappagallo ha battuto 21 studenti dell’Università di Harvard nel gioco delle tre campanelle: un mito vivente che sale sul podio più alto.
Parliamo del pappagallo cenerino Psittacus erithacus. Un esemplare che ha vita “da vendere” fino ai 50 anni. Può memorizzare decine di parole e, quando ne ha la possibilità, superare i suoi diretti concorrenti in una sfida umano contro animale, con quest’ultimo in volata verso la vittoria fiale.
Si chiama Griffin, ha 22 anni ed è riuscito a battere gli studenti di Harvard nel gioco delle tre campanelle, indovinando dove si trovava la pallina ben, aprite gli occhi, 12 volte su 14. Un mito vivente che spazza via in un colpo (anzi più di uno) tutti i suoi diretti concorrenti: 21 teste umane. Un pappagallo che, però, “vive sopra la media”: da quando ha sette settimane di vita viene educato dalla psicologa Irene Pepperberg. Un’educazione basata sul “gioco”, che lo ha portato, col tempo, ad essere oggetto di studi cognitivi e comunicativi.
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Il pappagallo sbaraglia la concorrenza di Harvard: ecco il gioco in questione
Si chiama il gioco delle “tre campanelle”. Inizialmente, ai partecipanti “umani”, è stato chiesto di memorizzare le posizioni di due palline rosse nascoste sotto tre tazze, che, via via, sono aumentate di numero e son state mescolate tra loro. Niente da fare: gli studenti, dopo alcune vittorie, hanno iniziato a perdere i colpi e commettere errori su errori. Griffin… no! Quest’ultimo, al contrario di loro, ha continuato a indovinare colpo su colpo. Solo a fine giornata, la precisione del pappagallo in questione, è leggermente diminuita, commettendo, comunque, soltanto due errori.
Un vero professionista Griffin. Il “migliore di Harvard”. La professoressa Pepperberg non gli ha insegnato solo il gioco. Il pappagallo sa ripetere ben 30 parole e comprenderne altre 40, per un totale di 70. Un bottino niente male, che include addirittura il sapere verso i colori. Per prepararsi al gioco in questione, però, Grffin non ha avuto nessun insegnamento o “suggerimento”. Parola della psicologa, nonché sua “matrigna”, che assicura: “Nessuna preparazione, anzi, si trattava di testare proprio questa sua capacità innata di attenzione e memoria”.
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Griffin, il pappagallo che ha conquistato tutta Harvard mettendo in fila e dietro di lui, nel gioco delle tre campanelle, ben 21 teste umane: 21 studenti che gli hanno applaudito le mani e riconosciuto la sua grandezza.
Davide Garritano