L’addio ai labrador svedesi usati per la sperimentazione
Sul caso si erano interessate diverse associazioni animaliste che avevano lanciato una campagne in rete di raccolta firme per salvare la vita a sei labrador usati in un laboratorio di sperimentazione per poi sopprimerli al termine dei test.
Oltre 80 mila persone avevano risposto all’appello, tra le quali numerose personalità e attori, firmando per salvare Venus, Milia, Mimosa, Luna, Lotus e Zuri. Sei labrador neri sottoposti alle torture peggiori, privati dei loro denti, per impiantare protesi dentarie e valutarne rigetti e durata. Test senza anestetici mirati a valutare anche il dolore.
Leggi–> Svezia, prima cavie poi l’eutanasia: la difesa dei Labrador
Niente virus o patogeno pericoloso altamente infettivo e contagioso era stato introdotto nell’animale tanto da consentire la soppressione successiva. Eppure, in base al protocollo, gli animali usati in laboratorio devono essere in ogni caso soppressi.
E questo è stato il triste destino dei sei labrador. L’istituto di ricerca svedese ha infatti annunciato la soppressione dei cani che avevano solo due anni, avvenuta a fine febbraio 2019, così come da calendario.
Sottoposti alle peggiori torture, questi adorabili esemplari, continuavano a scodinzolare alle persone, le stesse che li torturavano.
Quella è l’indole del cane, nessuno riuscirà mai a cambiarla. Le associazioni avevano trovato delle famiglie adottive per questi cani che si meritavano un’altra vita dopo quello che avevano subito.
Invece, denunciano le associazioni, i ricercatori fino alla fine hanno voluto tenere nascosto quello che avevano provocato nei cani.
I ricercatori giustificano il loro operato, sottolineando che i cani sono le cave migliori per sperimentazioni dentali, per la somiglianza tra i loro batteri orali e la saliva umana.
L’organizzazione Animal Rights Alliance ha intanto presentato una denuncia, accusando il laboratorio di aver provocato inutili sofferenze sugli animali. E’ emerso che gli animali, oltre ai test dolorosi ai quali sono stati sottoposti senza anestesia, presentavano delle piaghe agli arti, mai trattate.
Questo non riporterà indietro la vita di questi cuccioli, ma forse contribuirà a smuovere le coscienze.
C.D.
Amoreaquattrozampe è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato dalle nostre notizie SEGUICI QUI