Un’ allevatrice di border collie è stata condannata per aver ucciso otto cuccioli. La donna dovrà scontare una pena di 12 settimane in carcere e non potrà più detenere degli animali. E’ quanto ha stabilito la Corte di Basingstoke nell’Hampshire.
La donna, Margaret Peacock, ha lavorato nel dipartimento veterinario della Royal Army per ben quattordici anni. Secondo quanto ricostruito dagli Ispettori della società di protezione britannica, la Rspca dell’Hampshire. la Peacok ha ucciso i cuccioli perché era convinta che avessero dei difetti genetici, essendo nati dalla sua coppia di border collie, fratello e sorella. Prima di farlo, la donna si era rivolta a due veterinari ai quali aveva chiesto di sopprimere i cuccioli. I veterinari, durante il processo, hanno dichiarato di essersi rifiutati di sopprimere i cuccioli in quanto avevano accertato che non vi erano problemi genetici, una tesi confermata anche dall’autopsia postuma effettuata sui cuccioli.
La donna era invece così convinta del contrario da aver messo i cuccioli nel congelatore di casa per ucciderli. Quando il veterinario richiamò la Peacock per avere aggiornamento sui cuccioli, lei rispose che non c’era più nulla da fare e che ormai li aveva messi nel congelatore perché il veterinario si era rifiutato di sopprimerli. Il giorno seguente la donna si è recata presso il centro veterinario dove lavorava, quello dalla Royal Army, con i cuccioli morti dentro una borsa. Un cucciolo era ancora vivo ma le sue condizione erano così gravi che i veterinari hanno dovuto applicare l’eutanasia per alleviare il suo dolore. Dopo la denuncia, gli ispettori della Rspca si sono recati presso l’abitazione della Peacock per effettuare un controllo e hanno trovato un nono cucciolo, vicino al box dei cani che era stato ucciso con un colpo in testa, dato con un apriscatole.
La donna si è poi difesa davanti al tribunale incolpando i veterinari di aver fatto morire i cuccioli in quel modo. La Peacock è stata un’allevatrice di successo con esemplari che hanno vinto molti premi e partecipato a programmi televisivi e spot pubblicitari. Il legale difensore ha sottolineato quanto la sua assistita colpita da una sclerosi multipla sia stata addolorata per quel gesto con il quale aveva solo voluto alleviare la sofferenza dei cuccioli che per lei avevano dei difetti genetici. In ogni caso, l’allevatrice oltre a scontare la pena, dovrà pagare una sanzione amministrativa e non potrà più approcciarsi ai cani. Contro la Peacock venne anche promossa una petizione per avere il massimo della pena.