Ha sparato al cane dei vicini con un colpo di fucile nell’agosto del 2015: un dolce meticcio di circa 7 anni, che era sul balcone del casa e che in un momento di assenza dei proprietari è stato crudelmente freddato. Il caso del povero Snoopy ucciso a sangue freddo da Massimiliano Giunta, 39 anni, residente a Livorno rimbalzò sulle pagine dei quotidiani. A distanza di due anni si è aperto il processo a carico dell’uomo che dovrà rispondere dell’uccisione dell’animale.
In occasione dell’apertura del processo, Giunta ha inviato alla Procura una lettera nella quale esprime il proprio rimorso, di pentirsi e di vergognarsi di quello che ha fatto: “Preciso he verso le 9 sono uscito di casa senza rendermi conto. Ho sbagliato, pur non volendo ho fatto una cosa vile e me ne vergognerò a vita, anche io sono stato padrone di un cane e so cosa vuol dire perderlo. Chiedo perdono alla famiglia di Snoopy, alla mia famiglia e a tutti coloro che amano gli animali. Porterò con me il rimorso a vita”.
Durante la confessione, l’uomo ha confermato di aver voluto “solo per fare smettere il cane di abbaiare, perché non riuscivo a dormire. Quando ho sparato ho mirato al terrazzo dove c’era il cane che abbaiava. Ero distante, mai avrei pensato di poterlo colpire”.
Dall’autopsia è emerso che un pallino ha perforato l’arteria dell’aorta di Snoppy, causandone la morte. Giunta ha poi sottolineato di aver appreso della morte del cane sui quotidiani, precisando: ” Quando ho letto la notizia non ci potevo credere”.
La prossima udienza si terrà l’11 luglio e l’avvocato difensore di Giunta ha annunciato che chiederà la messa alla prova in alternativa alla carcerazione. Elemento ritenuto “inaccettabile” da parte della Lega Nazionale per la Difesa del Cane che si è costituita parte civile con altre associazioni e il Comune di Livorno.
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