Guardiani dello zoo autoisolati, la spontanea iniziativa per consentire agli animali di avere a disposizione tutte le cure di cui necessita il loro corpo
In un periodo pieno di difficoltà come questo c’è chi rimedia con ogni mezzo a disposizione per sottrarsi alla noia e alla tristezza quotidiana. L’iniziativa dei membri di uno zoo situato ad Hayle, in Cornovaglia è uno dei modi più utili e gioiosi che si possano trovare. Tutti insieme hanno deciso di autoisolarsi nella struttura per offrire sostegno medico continuo agli animali lì presenti. Una scelta dettata da un grande cuore oltre che da un’immensa passione per il mondo animale. Ecco di cosa si tratta.
La struttura è lo zoo “Paradise Park” nel Regno Unito che ha dovuto chiudere le porte al pubblico per l’emergenza da Covid-19. Alcuni membri del personale, a causa della loro salute, correvano un rischio più altro degli altri di contrarre la malattia, così quattro guardiani hanno scelto di isolarsi con gli animali in totale tranquillità. Gli eroi dello zoo si chiamano Izzy, Emily, Layla e Sarah-Jane e per ben 12 settimane faranno compagnia ai quattro zampe, offrendogli tutte le cure mediche di cui hanno bisogno. Un impegno non da poco se si considera il fatto che lo zoo ospita 1.200 uccelli e molti mammiferi come panda, scoiattoli, lontre e altri animali della fattoria.
Purtroppo però, la chiusura del parco ha provocato consistenti problemi di natura economica, ai quali si è cercato di porre rimedio con una bella iniziativa. Lo staff ha scelto di aprire “la campagna GoFundme” sperando di coprile le spese complete che consistono in oltre 1.500$ a settimana. Un’idea che permetterà alla struttura di continuare ad esistere al di là delle difficoltà.
Inoltre, la scelta di restare a lavorare è studiata per il benessere di tutti. Si tratta di una misura precauzionale presa poiché se tutto il personale dello zoo non potesse più lavorare, ci penserebbero i quattro ragazzi ad occuparsi degli animali. In questo modo nessuno sarà escluso e ci sarà una soluzione per qualsiasi situazione di pericolo che potrebbe presentarsi nel corso di questo periodo complicato sul fronte sociale, emotivo e sanitario. Un’idea coraggiosa e altruista che mette al primo posto la salute degli umani e degli animali. Perché in momenti come questi, aiutare chi ne ha bisogno è la cosa migliore da fare.
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Benedicta Felice
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