Da sempre il cane è considerato il migliore amico dell’essere umano, tra l’uomo e il suo cane infatti si instaura un rapporto di fiducia reciproca, lealtà e amore. Un legame indissolubile incomprensibile per chi non ha mai avuto un animale.
Il legame tra cane e essere umano è molto profondo e con il tempo basterà solo uno sguardo per comprendere cosa il vostro amico a quattro zampe vuole comunicarvi. Non servono parole infatti per comprendere i nostri amici animali, che anche solo con lo sguardo riescono a farci capire il loro stato d’animo e le loro esigenze.
Questa comunicazione tra proprietario e cane è stata oggetto di uno studio pubblicato su Advanced Science, secondo quanto descritto nell’articolo lo sguardo reciproco e il contatto fisico tra essere umano e cane genererebbe “correlazioni intercerebrali” nelle regioni frontali e parietali del cervello.
Secondo lo studio i risultati ottenuti sarebbero strabilianti, sembra infatti che durante l’interazione tra umano e cane il cervello di quest’ultimo sia in parallelo con il cervello umano. Tra il cane e il suo proprietario risalta una connessione neurologica non solo emotiva come si era sempre pensato.
La sincronizzazione cerebrale tra umani e cani rappresenta un progresso significativo nella comprensione della connessione uomo-animale. Attraverso alcuni esperimenti, i ricercatori hanno fatto luce su una situazione che fino a questo momento era rimasta sconosciuta.
Lo studio è stato condotto facendo interagire alcuni esseri umani con dei cuccioli di beagle ha aperto un mondo sconosciuto, sembra infatti che l’attività cerebrale di queste coppie si sincronizzava nelle aree frontali e parietali del cervello queste zone sono strettamente collegate.
Durante lo studio i soggetti umani e i cani presi in esame avevano degli scambi non verbali e passavano il tempo quindi ad osservarsi reciprocamente negli occhi, oltre questo ovviamente non sono mancate effusioni di affetto come coccole e carezze e questo ha dimostrato che semplici gesti di affetto producono un effetto diretto sul cervello del cane.
Più passava il tempo più l’intensità della connessione e dell’affetto aumentavano facendo comprendere come l’interazione tra uomo e cane con una connessione profonda influenzino positivamente la loro relazione e la loro congiunzione neurologica.
Per confermare effettivamente questa attinenza, i ricercatori hanno ricreato situazioni in cui umani e cani erano nella stessa stanza senza interagire tra loro e anche mettendoli in stanze separate.
Separandoli la loro interconnessione si riduceva drasticamente confermando quindi che il contatto diretto e visivo siano di cruciale importanza per restare connessi. Si è anche compreso che questa relazione è possibile grazie all’essere umano, e che il cane grazie alla sua empatia e alla sua socialità segua l’essere umano.
Questa scoperta ha aperto quindi nuove prospettive e aspettative sulla relazione tra uomo e cane facendo si che tutti possano riconsiderare il ruolo del legame affettivo tra specie diverse. I risultati ottenuti fanno comprendere meglio quelli che sono dei veri e propri meccanismi neuronali che sostengono l’interazione tra uomini e animali tenendo conto delle dinamiche emotive e comunicative che migliorano il benessere degli animali.
Il prossimo passo dello studio sarà probabilmente comprendere se il legame si instauri anche con altri animali per comprendere se la nostra capacità di connetterci con altre specie non sia solo una questione di affetto ma di risposte neurologiche.
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