Grumpy Cat: chi è il gatto brontolone diventato famoso sul web per la sua espressione imbronciata e oggi il felino più ricco del mondo.
Ricordate Grumpy Cat, un gatto diventato famoso sul web per la sua espressione imbronciata che viene ripresa in diversi meme e che rappresenta anche un marchio capace di girare delle somme alquanto considerevoli. Di lui avevamo parlato qualche tempo fa, quando il Tribunale Federale della California, negli Stati Uniti, ha sentenziato per l’ok alla richiesta di risarcimento in favore del felino. L’animale ha ottenuto 710mila dollari per violazione di copyright, e di questo denaro beneficerà la sua padrona, la signora Tabatha Bundesen.
Per saperne di più –> Grumpy Cat la spunta in tribunale: arriva un maxi-risarcimento per violazione di copyright
Da qualche tempo, Grumpy Cat è diventato il gatto più ricco al mondo, mentre nella classifica per la terza posizione troviamo l’Italia, grazie a Tommasino. Questa è ‘The 2018 Pet Rich List’, una specialissima graduatoria che viene rinnovata di anno in anno, ma il felino è sempre lì in testa. Ci sono cani, gatti, un orso e persino un pollo che ha fatto fortuna attraverso il proprio brand, divenuti protagonisti nei film, o hanno avuto la fortuna di entrare in possesso di un’eredità molto pesante. La graduatoria generale è guidata da Gunther IV, un pastore tedesco entrato in possesso di un’eredità davvero ingente.
Al contrario di Gunther IV, che ha ottenuto i suoi soldi tramite un fondo fiduciario, Grumpy Cat è un milionario fatto da sé. Il felino di razza mista di sei anni, il cui vero nome è Tardar Sauce, è diventato una vera e propria star di Internet grazie alla sua espressione scontrosa, e alle foto della sua proprietaria, Tabatha Bundesen, condivise online. La fama virale l’ha aiutato a ottenere apparizioni nei media, vendere articoli col proprio nome e persino ispirare il film del 2014, “Grumpy Cat’s Worst Christmas Ever” ovvero “Il peggior Natale di sempre di Grumpy Cat, in cui è stata doppiato da Aubrey Plaza. Il film per la televisione non è però mai arrivato nel nostro Paese. Nel frattempo, il gatto brontolone, che in realtà è una micia, continua a collezionare apparizioni televisive, libri e calendari.
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