Importante novità da una nazione europea: la Grecia infligge una pena severe a chi maltratta gli animali, fino a 10 anni di carcere. Un cambio di marcia davvero notevole e fondamentale.
Qualcosa, nel mondo, sta cambiando. E quando si innesca un cambiamento bisogna guardarlo per tutti gli effetti che porta con sé. Il mondo stesso sta vivendo un periodo di profonda crisi, dovuto alla pandemia da coronavirus. Un qualcosa che ha scosso menti e corpi di tutti noi e che non ci lascia dormire sogni tranquilli.
Come detto poc’anzi però uno scossone a livello mondiale può portare a una riconsiderazione del nostro vivere e del nostro saperci comportare nel nostro quotidiano, soprattutto verso i nostri amici a quattro zampe. Riconsiderare il nostro approccio nei loro confronti e nella vita che essi devono e voglio convivere.
Insomma, un tutt’uno. A dirlo sembra facile, ma a farlo, o meglio metterlo in atto, è cosa davvero ardua. Per questo motivo, quando si vogliono compiere le cose in grande, c’è bisogno dell’appoggio delle istituzioni. Un’importante novità, riversato sul mondo dei nostri amici a quattro zampe, arriva dalla Grecia, che compie un vero e decisivo cambio di marcia.
Aspettiamo, mettendoci noi in primis in movimento, un vero e proprio cambiamento. Senza azione, non c’è speranza. Senza azione non c’è cambiamento. Concetti chiave per capire come cambiare una società. Ed un cambiamento l’ha voluto l’intera comunità ellenica, partendo proprio dalle istituzioni.
È notizia delle ultime ore che in Grecia, il parlamento ha approvato, all’unanimità, una legge che punisce severamente i diversi tipi di abusi e maltrattamenti sugli animali. Il punto si è discusso molto, con un dibattito davvero acceso, per poi arrivare alla seguente proposta: fino a 10 anni di carcere per chi maltrattata i nostri amici a quattro zampe.
Finora, qualunque tipo di crudeltà inflitta sugli animali, come un allevamento proibito, un maltrattamento casalingo o a scopo di lucro, un abuso e ogni altra forma di violenza, poteva essere punita semplicemente con una semplice multa. Ma qualcosa, ora, è davvero cambiato.
La detenzione minima sarà di un anno, fino ad arrivare a un massimo di 10. Un vero salto di qualità che porta in essere un cambiamento mai messo in atto prima. La legge approvata fa rientrare nella definizione di abuso atti come l’allevamento, l’impiccagione (un atto davvero spregevole che ancora esisto nel 2020) o la mutilazione, fino alle altre forme che noi tutti conosciamo, anche casalinghe. Un vero passo che si allinea a quello di tante altre nazioni, come l’Italia che punisce il maltrattamento di animali con la reclusione da 3 a 18 mesi o con una multa da 5.000 a 30.000. Ancora troppo poco nel nostro Paese, un altro passo è quello richiesto.
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